Ma non solo caldo, anche umidità….al diecimila per cento.
Io, devo dire che per combattere il caldo, ho bevuto come una spugna….(ovviamente sono ironica, ma non sul tasso alcolico, quanto sul metodo di refrigerio!)
Ma vabeh….Era la festa di laurea dei miei cari coinquilini.
Ero vestita, o meglio, non ero nuda…e portavo un tacco 12 che ho iniziato a maledire dopo circa tre ore, ma nonostante tutto mi facevo notare…
E infatti, ci siamo conosciuti.
I discorsi non erano di altissimo livello culturale, siamo anche finiti a parlare delle condizioni metereologiche dell’amena Forlì…
Dopo un’ ora e mezza decidiamo di vagare per la città, tengo a precisare che io camminavo scalza, e tu con la mia borsa “anonima”.
“Sono le quattro e venti…fa troppo caldo, che facciamo?”
“Torniamo a casa e ci sdraiamo per terra…”
E così è stato…
Solo che non è servito a niente, ma avevo notato che si stava meglio sul pianerottolo…
“Possiamo metterci sul pianerottolo…al terzo piano c’è fresco!”
“Ma sei matta?...Non possiamo dormire sulle scale…”
“Secondo me si, io vado!”
Ovviamente tu mi hai seguita…
E hai anche ammesso che si stava decisamente meglio.
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