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 Anno IV n° 10 OTTOBRE 2008    -   TERZA PAGINA


Fanatsia fiabesca
Il regno delle cose non accadute

Di Rosa Tiziana Bruno



“La vita non è la proiezione dei desideri”… soleva ripetere un sovrano alle sue due figliole.
Del resto un re deve essere concreto.

La maggiore aveva preso da lui ed era altrettanto concreta e intelligente. Sposò un principe bello e ricco e ottenne un reame potente.
La seconda, invece, si interessava solo di cose inutili e alla fine sposò un principe dall’aria bizzarra e misteriosa.

Dopo qualche anno la sorella maggiore decise di fare visita alla sorella minore, giacché era curiosa di visitare il suo misterioso regno e di sapere come se la passava.

Giunta alle porte del reame trovò una scritta:

Benvenuti nel regno delle cose non accadute”


Quando fu al cospetto di sua sorella minore, chiese spiegazioni:

-

E’ dunque questo il tuo strano regno?

-

Sì. Ma adesso raccontami di te.

-

Ho fatto questo e quello, ho viaggiato in tanti luoghi…

-

E poi?

-

Poi basta.

-

Ma dove sei stata?

-

Laggiù, fuori… lontano da qui. Ho un marito e dei figli.

-

Si, ma dentro?

-

Dentro cosa?

-

Cos’è accaduto dentro?

-

Non so…

-

Non sai?

-

E dove andrai?

-

Tornerò fuori, là dove accade la vita.

-

Fuori?

-

Sì, lontano da qui… dalle cose non accadute.

-

Ma le cose che non accadono in realtà poi accadono lo stesso!

-

E dove?

-

Dentro


Udite quelle strane parole, la sorella maggiore ripartì pensando che quello era un regno di pazzi e di poveracci. Oggi si ha motivo di credere che le due sorelle non si siano mai più incontrate. Di loro si sa ben poco, però è stata rinvenuta una lettera che è gelosamente custodita in un museo:

Sorella adorata,
non stare in pensiero per me. Il mio regno, il regno delle cose non accadute, è affascinante e ricco quanto il tuo. Anzi di più.

E’ il regno delle cose solo immaginate, quelle che ti sei augurato che accadessero. Intensamente, di continuo, per mesi e anni o anche per ore.

Sappi che è un regno potente perché prende vita dalla tenacia del desiderio e dell’immaginazione. E’ fatto di preghiere ascoltate ed esaudite, sforzi ripagati, gesti puntuali, parole dette, frasi giuste, occasioni sfruttate, errori cancellabili, coraggio trovato, rancori dissolti, promesse mantenute, limiti scavalcati, amici ritrovati, risposte arrivate, fortune, giustizie, dolori estinti, baci, bacchette magiche, paci nel mondo, miracoli e via col vento.

Il mio regno è tutto qui, in quel sentire fedele e ostinato.

Qui, nel punto in cui il desiderio immagina e vive.

Il regno delle cose non accadute è invisibile. Tanto invisibile da sembrare inesistente. Ma è uno spazio immenso. Sono galassie e costellazioni, pianeti e soli, regioni e continenti. Città e stagioni.

Tu, sorella cara, vuoi convincerti che questo mio regno sia meno potente del tuo. Fingi che non esista, che non sia reale. Ma sei venuta a trovarmi e l’hai visto. Ti è apparso di colpo e ti ha chiamata per nome perché ti ha riconosciuta, ha riconosciuto le tue emozioni vissute. Perdute. Negate. Innegabili.

Io ho scelto di regnare nel mondo delle cose non accadute e ne sono felice.
Sono consapevole che esistono cose che è bene non far accadere mai fuori, ma solo dentro.
Il regno delle cose non accadute custodisce il segreto più profondo di tutto ciò che è.
Le cose che accadono sono soltanto cronologia, diari di bordo, rubriche.
La vita è dentro. E’ lì che accade veramente. Auguri.


Recentemente gli storici hanno ritrovato la risposta della sorella maggiore. Stanno restaurando la lettera… speriamo di poterla leggere presto.


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