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 Anno VI n° 2 FEBBRAIO 2010    -   FATTI & OPINIONI


Dal Resoconto stenografico della Seduta della Camera dei deputati n. 277 di mercoledì 3 febbraio 2010
Giorgio La Malfa (Repubblicani Regionalisti Popolari) - Dichiarazione di voto finale
Dibattito sulla legge "Modifica all'articolo 420-ter del codice di procedura penale in materia di impedimento a comparire"



Signor Presidente, signor Ministro della giustizia, noi stiamo per votare una legge speciale e non ho difficoltà a dire con chiarezza che avremmo preferito non dover esaminare una legge speciale in materia di giustizia. È una legge che non riguarda il funzionamento della giustizia per i cittadini italiani (un problema serio in campo civile, in campo penale e in campo amministrativo, di cui si parla da molto tempo senza risolverlo, senza avviarlo a soluzione). È una legge - e lo dice il testo che ci apprestiamo a votare - che riguarda la serenità. È una legge forse un po' ironica in questo testo: il «sereno» svolgimento delle funzioni attribuite al Presidente del Consiglio e ai Ministri nello svolgimento delle loro funzioni. «Cielo!» hanno detto molti colleghi nel dibattito, uno scontro nel Paese sui temi della giustizia. Non è uno scontro fra tutta la politica e tutta la magistratura, ci mancherebbe! C'è un caos di azioni e di reazioni, una violenza negli attacchi politici ai magistrati, ma anche magistrati che spesso si comportano come esponenti di forze politiche: colpisce molto, per un repubblicano, vedere magistrati con le loro toghe alzarsi e uscire dalle aule dei tribunali come se fossero manifestanti di una manifestazione di un'impresa, e diciamo francamente che a noi repubblicani questo clima dell'Italia non piace affatto.

Noi abbiamo votato l'anno scorso per il lodo Alfano proprio perché esso prevede il rinvio dei procedimenti a carico delle alte cariche dello Stato, non la loro soppressione. Non voteremo il processo breve, che sopprime dei procedimenti a cui i cittadini hanno diritto. Votiamo a favore di questa legge proprio perché, forse, può dare serenità allo svolgimento delle funzioni di Governo al Presidente del Consiglio dei ministri, ma in ogni caso - e qui mi rivolgo al Governo e ai colleghi della maggioranza - restituita la serenità al Governo, vorremmo che il Governo, attraverso la soluzione dei problemi pressanti della vita italiana, dell'economia in primo luogo, desse il suo contributo a restituire serenità ai cittadini del nostro Paese, che in questo momento non hanno questa serenità. È questo, signor Presidente, l'augurio e il significato del nostro voto favorevole.



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