REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VI n° 2 FEBBRAIO 2010 - EVENTI Mostra d'arte contemporanea |
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Nato in Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo, si impose come risposta all'accademismo ufficiale per il recupero di un'arte spontanea ispirata alla natura e identificata con l'arte dei pittori del passato prima di Raffaello, come indica il nome. La brillantezza dei colori, l'attenzione ai particolari naturali, l'estrema semplicità e l'intensità dell’espressione furono elementi della pittura medievale che affascinarono quel gruppo di giovani artisti inglesi capitanati da William Holman Hunt. L’Italia con la sua arte, il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia, fu il punto centrale della loro ispirazione: essi cercarono di guidare la riforma della pittura inglese in direzione di soggetti emotivamente sinceri e personali, rifiutando immagini convenzionali, legate a un metodo accademico.
Se inizialmente l’arte dei Preraffaelliti fu ispirata all’esempio dell’arte italiana, con riferimento al periodo medievale e pre-rinascimentale, a partire dagli ultimi anni del 1850 l'attenzione si volse anche ai dipinti del sedicesimo secolo e in particolare a quelli veneziani. Dipinti, come Dolce Far Niente di Hunt, sono inimmaginabili senza l’esempio del Manierismo, mentre Aurelia (L’Amante di Fazio) di Rossetti è disegnata sul linguaggio del maestro Urbinate. Alla fine il Preraffaellismo mutò in quello che è comunemente chiamato Movimento Estetico: gli scritti di critici come Algernon Swinburne e Walter Pater sul Rinascimento italiano furono un riferimento per i pittori inglesi in cerca di liberare il loro lavoro da prosaici argomenti narrativi.
John Ruskin supportò criticamente il gruppo preraffaellita e fu l'ispiratore di un gruppo di artisti che in quel periodo visitò l’Italia con l'intento di studiare attentamente la natura e di documentare l’architettura e le opere d’arte a beneficio del pubblico inglese che mai avrebbe avuto la possibilità di visitare quei luoghi. Un certo numero di pittori e disegnatori lavorarono direttamente per Ruskin, per documentare edifici e dipinti che lo studioso credeva in pericolo o per restauri incauti o per l'incuria del tempo. Tra questi c’erano G.P. Boyce, J.W. Inchbold e J. Brett, poi J.W. Bunney, F. Randall e A. Burgess, che realizzarono disegni per gli studenti di Oxford.
Il catalogo, con i contributi di Maurizio Isabella, "Rapporti storici e politici tra Italia e Gran Bretagna nel XIX secolo"; Martin McLaughlin "L'interesse per la letteratura italiana nella cultura inglese del XIX secolo"; Claudio Spadoni "I maestri italiani del XIV e XV secolo"; Colin Harrison "La riscoperta dei primitivi"; Christopher Newall "I Preraffaelliti e l'Italia" è edito da Silvana Editoriale. I Preraffaelliti e il sogno italiano - Da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jones Ravenna, Museo d’Arte della città di Ravenna via di Roma, 13 Ravenna dal 28 febbraio al 6 giugno 2010 la mostra rposeguira a Oxford, The Ashmolean Museum, University of Oxford dal 15 settembre al 5 dicembre 2010 Inaugurazione: sabato 27 febbraio 2010 ore 18.00 Orari: fino al 31 marzo lunedì - venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19 dal 1 aprile lunedì - giovedì 9-19; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19 Ingresso: intero € 8 ridotto € 6 studenti Accademia e Università, insegnanti 4 euro infomazioni Mar via di Roma, 13 Ravenna tel. 39 0544 482477/482356 fax 39 0544 212092 info@museocitta.ra.it www.museocitta.ra.it Curatori: Colin Harrison, Christopher Newall, Claudio Spadoni Enti organizzatori: Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, Museo d’Arte della città e The Ashmolean Museum, University of Oxford Sponsor ufficiale: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Con il sostegno di: EniPower, Coop Adriatica, Camera di Commercio di Ravenna e Cooperativa Muratori & Cementisti, C.M.C di Ravenna Si ringraziano: Autorità Portuale di Ravenna; Ikea Rimini
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