REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno I n° 1 del 09/06/2005 LENTE DI INGRADIMENTO


Ecco come sono i punti dove si crea la potenze tecnologica
Università del Sol Levante: dove si studia davvero
Un esperto della Cina ci parla di cosa ha visto!
Di Roberto Filippini Fantoni


Parlavo, in altro articolo, della preoccupante - almeno per i nostri mercati - avanzata dei cinesi e delle grandi possibilità che tra qualche lustro il grande impero asiatico possa cedere tecnologia a noi occidentali. È un'affermazione pesante e va quindi commentata.
So, per averlo visto da vicino, quanto questi cinesi s'impegnino e studino per recuperare il periodo buio del loro isolamento maoista e quello ancor più buio della Rivoluzione Culturale. Ma andiamo con ordine.
La scuola italiana, confrontata con quella anglosassone e americana, dava allo studente - fino alla fine degli anni '70 - una preparazione di base nettamente superiore, soprattutto a livello umanistico e di cultura generale. La nostra laurea forniva studenti decisamente più preparati rispetto a quelli alle lauree di secondo livello delle università americane. Il sorpasso semmai avveniva a livello di dottorato perché il PHD americano, soprattutto nelle materie scientifiche, dava molto spesso allo studente mezzi di ricerca e docenti decisamente all'avanguardia tali da consentire una preparazione migliore. Quindi spesso ne risultava un giovanottone americano ben preparato nella propria materia ma claudicante a livello di cultura generale.
Oggi non è più così! La nostra scuola da anni si sta depauperando di valori intellettuali e a livello scientifico siamo al collasso. Gli Istituti Tecnici sono tanti e differenziati in una miriade di indirizzi, molti dei quali nuovi e per i quali non ci sono né strutture né, tanto meno, docenti esperti. Prima della scuola per studenti ci vorrebbero miriade di scuole per insegnanti, mediamente sempre più incapaci e nel contempo demotivati da stipendi abbastanza miseri.
Confrontandola con la cinese .......... non ci resta che piangere!
In Cina suona altra musica e ciò nonostante le difficoltà di vita nei colleges cinesi: otto studenti dei primi due anni a dormire su quattro letti a castello in una stanza che sembra più un corridoio, bagni in comune, docce solo due volte alla settimana in locali appositi. Condizioni di vita che nessuno studente italiano accetterebbe. Si studia alla sera nelle aule tenute accese dove vedi miriadi di ragazzi (dove io seguo i dottorandi come tutor, ci sono ottomila studenti e si tratta solo dell'Università Tessile di Shanghai!!!) che studiano dal termine della cena: - si mangia in mensa con la gamella riempita di riso bianco su cui buttano la pietanza del giorno - fino a tarda serata.
Ma studiano e molto!
Come arrivano al dottorato? Preparatissimi e vi assicuro che se non fosse per la materia che io conosco di più, con la quale mi guadagno la michetta da trent'anni e nella quale mi difendo e posso dire la mia, quando si entra in argomenti collaterali (matematica, fisica, statistica, ecc.) devo arrampicarmi sugli specchi per non fare figuracce.
Bastano queste poche note per capire che dobbiamo aver tanta paura!

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