REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno I n° 2 del 23/06/2005 PRIMA PAGINA


Lo sbuffo
Mondo in Mi 7a
Libere considerazioni sulla cronaca recente
Di Giovanni Gelmini


Come mai il mondo è così brutto…siamo stati noi a rovinare questo capolavoro sospeso nel cielo? Così Adriano Celentano cantava negli anni ’60 nel Mondo in Mi 7a . Ascoltando i telegiornali della settimana mi è venuta in mentre questa canzone. Stupri di ragazzine, morti ammazzati, attentati, il caro petrolio che ci mette in ginocchio, le tasse aumentano, le vendite diminuiscono, gli scioperi impazzano,….. solo il nostro Presidente del consiglio riesce a farci sorridere con le su gaffe assurde!
Ma siamo proprio noi a rovinare tutto? Io credo che molte colpe effettivamente le abbiamo. Egoismo, ignoranza e imprevidenza sono alla base della situazione attuale. Da decenni si sa che il “petrolio sta per finire”, ma noi nulla abbiamo fatto per ridurre la nostra dipendenza da esso. Solo l‘Industria” ha attuato interventi molto importanti per ridurre lo spreco energetico, le famiglie invece non hanno fatto quasi nulla ed hanno trascurato isolamenti termici, apparecchiature a basso consumo, attenzione al consumo dell’energia in modo inutile, impianti di recupero energetico e di produzione di acqua calda dall’energia solare (cosa che tutti i paesi mediterranei non hanno fatto).
Però il cattivo esempio viene dal pubblico. Nulla, o quasi, è stato fatto per ridurre gli enormi consumi energetici della pubblica amministrazione, e pensare che se venisse fatto si creerebbe quell’indotto di competenze che è necessario. Questo è il “serpente che si mangia la coda”, perché chi vuole fare impianti che portino il consumo energetico della propria abitazione al livello del resto d’Europa, non trova i tecnici che lo sappiano fare e ancora meno che poi lo possano mantenere in efficienza. Inoltre ben poco è stato fatto per le energie alternative, basti pensare che noi eravamo all’avanguardia per la produzione di energia idroelettrica e geotermica, ma il mito del nucleare ha offuscato gli occhi di chi fa le scelte tecnologiche in questo settore, ed ancora oggi rilancia quella via, che si è ampiamente dimostrata , dove l’hanno utilizzata, avere controindicazioni molto elevate anche in termini di costi, specialmente a causa dei problemi dello smaltimento delle scorie e degli impianti esauriti.
A questo dobbiamo aggiungere che c’è un abuso del traffico su gomma che, con le strade assolutamente insufficienti genera, tra le altre cose, un forte inquinamento ed un super consumo di carburante allucinante. Eppure ci continuano da dire “tutto va bene…” e noi, malgrado il cambiamento evidente del clima, l’aumento di malattie legate all’inquinamento, ci crediamo e non ci preoccupiamo di andare verso periodi sempre peggiori.

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