Sulle scene di Umbria Jazz 05 si alterneranno artisti di culto e giovani emergenti, icone della pop song e monumenti della black music, jazzmen di provata esperienza e luminosa carriera e leoni della disco, bollenti dispensatori di salsa e raffinati crooner, nuove scoperte del nu soul e storici precursori dell’ hip hop. E ancora: blues, r&b, funky, gospel e molto altro ancora.
Il programma allestito dal direttore artistico del festival, Carlo Pagnotta, si sviluppa in diverse direzioni come e’ nella vocazione, recentemente acquisita ma già forte, del nuovo corso del festival. Il filo rosso che lega le diverse scelte resta quello della qualità.
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VOCALITA’ E CANZONE. E’ la parte più spettacolare del cartellone. Quattro nomi su tutti: ELTON JOHN, uno dei più geniali songwriter degli ultimi 30 anni in una raffinata performance solo voce e pianoforte; DIANA ROSS, cantante e attrice, indiscussa signora della Black music; AL JARREAU, funambolo della voce fra jazz e pop; TONY BENNETT, il re dei crooner che piaceva a Frank Sinatra. Un posto a parte lo merita GEORGE BENSON, che nella più recente parte della carriera si propone come cantante ma di cui non si dimenticano le origini di sofisticato chitarrista jazz. Infine, tre novità dello show business: PETER CINCOTTI, uno dei giovani che stanno rinverdendo i fasti della vocalità swing con un occhio al passato ma anche con un look alla moda; LIZZ WRIGHT, fresca voce soul avviata verso una luminosa carriera; MADELEINE PEYROUX, personaggio singolare ma soprattutto autentico talento di jazzsinger con un amore dichiarato per Billie Holiday. Sarà lei una delle sorprese di Umbria Jazz 05.
SOUL FRA MITI E CONTEMPORANEITA’. Nel gala a inviti che anticipa il festival si esibiranno le SUPREMES e i TEMPTATIONS con DAMON HARRIS, come dire due colonne del r&b dei più classici anni ’60. Ci saranno anche gli CHIC con il grandissimo leader NILE RODGERS, uno dei personaggi più influenti della Musica Nera, ed i COMMODORES, più due esponenti delle nuove generazioni che stanno incontrando enorme successo in tutto il mondo, RICKY FANTE’ e CRAIG DAVID.
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MUSICA LATINA PER BALLARE, MA NON SOLO. L’ ultima serata di UJ sarà dedicata alla salsa; una lunga notte all’ insegna del ritmo bollente. Niente sedie all’ Arena di Santa Giuliana trasformata in una grande pista da ballo. Sul palco, GIOVANNI HIDALGO, DAVE VALENTIN, JIMMY BOSCH, ALFREDO DE LA FE’, JOSE' ALBERTO ‘’EL CANARIO’’, FRANKIE MORALES E MERCADONEGRO ORCHESTRA. Molto diversa la proposta di EUMIR DEODATO, tastierista e arrangiatore dalla straordinaria carriera, uno dei primi a lavorare sulla fusione dei generi con una riuscita sintesi di jazz, tradizione classica, pop e ritmo brasiliano.
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L’ ORTODOSSIA DEL JAZZ. Innanzi tutto, OSCAR PETERSON, per la prima volta a Umbria Jazz. Il grande pianista canadese e’ uno dei jazzmen di culto in attività per via di una straordinaria carriera lunga oltre mezzo secolo che lo ha portato a suonare con tutti i grandi del jazz. Poi, un pugno di superclassici come JIM HALL, McCOY TYNER alla testa di una all stars, il sempreverde ROY HAYNES, il quartetto stellare di JOE LOVANO e HANK JONES. Ci saranno anche due musicisti fra i più amati dal pubblico umbro: BRAD MEHLDAU in trio e in una solo performance, e RICHARD GALLIANO con il New York trio. Una serata Blue Note vedrà sul palco TERENCE BLANCHARD e CASSANDRA WILSON, mentre a rappresentare i fasti delle grandi orchestre ci saranno un’ autentica istituzione americana come la COUNT BASIE ORCHESTRA e, sul versante più moderno, la MINGUS BIG BAND, formazione sempre eccitante con la vocazione di tener viva e attuale la musica di Charlie Mingus, ma non solo. Molto interessante, soprattutto per chi segue i percorsi meno convenzionali del jazz, si annuncia il trio costituito da BOBBY PREVITE, CHARLIE HUNTER e GREG OSBY, mentre i fans della tradizione apprezzeranno i due sassofonisti HARRY ALLEN e SCOTT HAMILTON, votati ad uno swing di classica fattura ma tutt’ altro che imbalsamato.
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NUOVE TENDENZE. UJ 05 dedica uno spazio importante al groove di un certo jazz da club che gira dalle parti dell’ hip hop. Gli organisti DR. LONNIE SMITH (con ospite speciale il trombonista FRED WESLEY, uno degli storici fiati di James Brown) e JOEY DE FRANCESCO, con i loro rispettivi trii, sono fra gli ispiratori del genere. Altri precursori del jazz rock sin dagli anni 60 i SOFT MACHINE, storico gruppo inglese.
Ed ancora, si registra con piacere il ritorno in Umbria di DELMAR BROWN, già tastierista dell’ orchestra di Gil Evans e poi compagno di avventure musicali di Jaco Pastorius. Infine, due formazioni inglesi che stanno registrando un buon successo fra gli estimatori di una commistione fra jazz, funk e acid: SOWETO KINCH e ABRAM WILSON JAZZ WARRIOR.
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LA VIA ITALIANA AL JAZZ. Particolarmente folta e di qualità e’ la rappresentativa tricolore. Si parte da ENRICO RAVA, al quale, come riconoscimento di un talento straordinario ed una altrettanto straordinaria carriera, sarà consegnata la laurea honoris causa della Berklee. Torna FRANCESCO CAFISO, al quale il festival ha riservato il progetto di celebrare il cinquantesimo anniversario della morte di Charlie Parker. Umbria Jazz ha ottenuto dalla Rutgers University l’ uso delle partiture originali delle famose registrazioni che Bird realizzò con un’ orchestra d’ archi per la Verve. L’ orchestra sarà quella dei SOLISTI DI PERUGIA. Gli altri musicisti italiani sono STEFANO BOLLANI, GIANLUCA PETRELLA, STEFANO DI BATTISTA, RENATO SELLANI con GIANNI BASSO, DADO MORONI, DOCTOR 3. A questi occorre aggiungere il programma presentato dall’ etichetta perugina Egea: MARCO ZURZOLO, RAFFAELLO PARETI, PIETRO TONOLO, CRISTINA ZAVALLONI, ADA MONTELLATICO con ENRICO PIERANUNZI.
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LE RADICI DELLA MUSICA NERA. Non sempre jazz ortodosso, ma un viaggio attraverso gospel, blues, soul, swing, r&b, zydeco: e’ quella parte del cartellone più incline all’ intrattenimento e di più immediata presa. E’ un programma variegato che da solo potrebbe riempire un festival e che in gran parte i frequentatori abituali di UJ già conoscono: la storica ALGIERS BRASS BAND di New Orleans (all’ esordio a UJ), gli scatenati FUNK OFF, il gospel di BOBBY JONES con il NASHVILLE SUPER CHOIR, lo zydeco di ROCKIN’ DOPSIE, il blues del chitarrista BROOKS HUBBERT, il jazz tradizionale della CRESCENT CITY JAZZ BAND (New Orleans), il r&b di JOHNNY NOCTURNE e GARY BROWN, l’ ironia dei GOOD FELLAS, il pianoforte di JOE CHINDAMO, la TRIBUNAL MIST JAZZ BAND, la vocalità jazz di DONNA McELROY con la band della Berklee diretta da LARRY MONROE, più alcune novità per il festival come RELAX, CHIARA CIVELLO, LOS PUEBLOS JAZZ CHOIR. Saranno infine presenti le orchestre jazz di alcuni college e high school degli Stati Uniti: formazioni ovviamente dilettantistiche ma del tutto professionali per qualità e proprietà di linguaggio jazzistico.
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UNA RIFLESSIONE SUL FUTURO DELLA MUSICA. Nell’ ambito del programma viene ospitata una tavola rotonda con la partecipazione di esperti e addetti ai lavori: giuristi, artisti, discografici, giornalisti. Il tema, di stretta attualità, e’ come affrontare la complessità dei problemi sorti nel passaggio dal vinile al digitale, quindi del presente e del futuro del mercato discografico fra libertà e tutela giuridica. Il convegno e’ organizzato dal Centro studi di informatica giuridica - Osservatorio di Perugia.
Il sito: Umbriajazz
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