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Blog: quanti tipi!

Considerazioni di una blogger “mito” di Virgilio

Di Diamanta

BLOG contrazione della parola Web (giornale di bordo) e Log (registrare).

Nato da un’idea di una coppia di coniugi americani che sentivano la necessità di comunicare in modo veloce e semplice anche a distanza, e per la verità l’idea iniziale era quella di permettere tale comunicazione in tempo quasi reale per motivi lavorativi.

In Italia come ogni altra cosa che “importiamo” ha preso una sua caratterizzazione e impostazione, sono nati nel tempo in modo esponenziale decine di siti dedicati a questo scopo.
Non dimentichiamoci che siamo un popolo di comunicatori e che deteniamo anche il maggior numero di cellulari al mondo in proporzione al numero di abitanti… insomma per noi parlare e comunicare è quasi un’esigenza “fisica”.

Questa premessa oserei dire quasi seria, per poi dire come mi sono avvicinata, come vedo e vivo questo fenomeno… essendo io Diamanta, una blogger tra le tante.

Ieri: Il mio contatto con il blog è avvenuto circa un’anno e mezzo fa, ho aperto un blog senza quasi sapere che cosa fosse, ma vedendo le possibilità che offriva, permettere i tempi di dialogo e di riflessione a propria misura.

Oggi: amo il blog e la sua forma di comunicazione, amo Io questo scambio di emozioni e di idee, amo osservare i blog altrui, perché attraverso loro si conoscono le persone e si instaurano rapporti di amicizia, simpatia, stima come nella vita reale. Anche se io continuo a dire che il blog è reale, è solo una forma di realtà diversa.

Il mio blog: iniziato come diario in cui “nascondersi” e divenuto la mia casa sulla rete, aperta a tutti quelli che vogliono come me imparare a conoscere. I rapporti a volte si espandono dal blog al cellulare, dal cellulare alla conoscenza vera e propria. Ma questa non è una condizione necessaria, e confesso non è la mia preferita, in qualche modo mi piace l’idea del contatto “blogghiano”, perché le persone nascoste dietro il loro monitor la maggior parte delle volte sono più vere che nella realtà.

I blog altrui: all’inizio un blog è sempre impersonale, in fondo temi di farti conoscere troppo, ma con il tempo il proprio blog prende forma, respira si impregna delle emozioni di chi scrive, del suo vissuto e del suo quotidiano.
E’ come una casa infestata da un fantasma… c'è anche se non si vede e aleggia la personalità di chi scrive… anche se il blogger non vuole!
Trovo i blog un grande mare di informazione e emozioni, anche se il mio spirito critico e logico osserva tra un altro punto di vista.
E anche se posso apparire fredda e distaccata (non lo sono!) il modo di esposizione dei blog altrui lo farò attraverso la mia “visione” logica.
Con una piccola e breve osservazione se uno sbircia nel marasma dei blog, può subito notare che ci sono delle grosse linee di indirizzo per come uno scrive o non scrive nel suo blog. Tra le tante io ne scrivo alcune qui:

  • BLOG POETICO: in genere vi si scrivono le proprie poesie, ma anche altrui. In genere chi scrive su questi blog, ha un dolore profondo che cerca di esternare attraverso le parole, non per eliminarlo, ma solo per lenirlo. Ci sono molte donne che scrivono in questa forma, anche uomini, ma di meno. Ci sono poi vari sottotipi di blog poetici.
  • BLOG TIPO DIARIO: in pratica il vecchio caro diario cartaceo è stato trasferito sul mondo virtuale, racconti di vita quasi quotidiana che vanno dal “E’ venuto a prendermi stasera” al “Sono incazzata con mia madre”. E scritto quasi al 90% dal mondo femminile.
  • BLOG A TEMA: si va dalla A alla Z, ci trovi quasi tutti gli interessi: musica, moto, cinema, cronaca, libri…. A seconda del genere capisci anche se è scritto da un uomo o da una donna, dico in genere c'è sempre l’eccezione che conferma la regola!
  • BLOG LIBRI: qui il blog viene usato quale mezzo per scrivere racconti propri e in genere se tenuto da una donna ai racconti ogni si inframezzano le poesie le poesie. Gli uomini tendono a non farlo.
  • BLOG “QUELLI DELLA K”: tenuti in genere da giovanissimi, che parlano della loro vita di tutti giorni, l’unica particolarità (che consentitemelo IO DETESTO) è l’uso della parola K al posto della C e delle abbreviazioni, tipo quando uno scrive sul cellulare. Tipo “ke vuoi” “nn considero questo, cmq xkè lo dici?”
  • BLOG IRONICI: qui non è facile definirli, in genere si tratta di blogger che parlano della vita di tutti i giorni o di quello che capità nella loro vita o in quella altrui, con uno spirito di osservazione ironico, riescono a buttare giù post di un’esilarante comicità dicendo grandi verità.
  • BLOG TRASGRESSIVI: non cè ne sono molti, in genere sono tenuti da uomini. La trasgressione può riguardare di tutto, ma l’argomento più “battuto” stranamente… ehhehe… è il sesso.
  • BLOG CHE NON SO DEFINIRE: qui metto tutti quelli che io reputo sinceramente non so dove collocare, perché sono scritti in modo che tocca vari generi. Non sono molti ad essere sincera, ma a me piacciono molto perché la persona che scrive è naturale e spontanea e si esprime a seconda del momento e di come si sente.


Chiaramente le suddivisioni sono molte di più e non così grossolanamente grezze come le ho scritte io per ragioni di brevità (tendo già di mio ad essere prolissa).

Blog e vita reale: come già scritto, io considero il blog una parte di vita reale.
I bloggers tendono a comunicare, vivere e ritrovarsi come il gruppo di amici sotto casa.
Nascono amicizie… nascono amori.
Ci si ritrova a litigare e a detestare persone.
Ci si ritrova in pratica nella rete con le stesse problematiche sociali della vita reale. Le personalità dei blogger con il tempo vengono allo scoperto, e anche i lati positivi e negativi del carattere.
Così anche sulla rete si sceglie con “chi farsela” e chi evitare.

Concludo, lasciando un mio ultimo pensiero sul blog.
Il blog va vissuto per quello che è, un momento di vita insieme agli altri, e ad ogni bloggers e al suo blog va portato lo stesso rispetto che si porta per se stessi.


Argomenti:   #blog



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