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Anno I n° 5 del 01/09/2005 LENTE DI INGRADIMENTO |
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Conosciamo le culture per capirci meglio
Le culture diverse possono giustificare il razzismo o il terrorismo? La Giornata Europea della Cultura Ebraica è una occasione per conoscersi meglio
Di Giovanni Gelmini
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Questa “lente” viene dedicata alla Cultura Ebraica per due motivi: il primo, contingente, è che il 4 Settembre ci sarà la giornata europea ad essa dedicata, il secondo è che riteniamo importante dialogare con le diverse culture e per dialogare è necessario conoscere. È così, che cercheremo di presentare alcuni aspetti di quello che la Giornata Europea della Cultura Ebraica vuole rappresentare.
Ora però voglio concentrarmi sul momento particolare che stiamo attraversando. Il terrorismo diffuso in tutto il mondo è la nuova piaga; attribuire la sua presenza a questioni puramente di razza o religione è certamente un gravissimo errore. Nessuna delle religioni monoteiste predica l’odio verso il prossimo. L’odio nasce spesso, invece, dai comportamenti umani di chi cerca di sfruttare le situazioni di inferiorità altrui. Ecco così il “colonialismo” dei secoli passati e quella attuale. Ecco che, malgrado il vangelo predichi l’amore, per duemila anni i cristiani hanno accettato, o peggio usato, la schiavitù in varie forme. Voglio solo ricordare che negli Stati Uniti, che si proclamano esempio delle libertà, solo qualche decennio fa John Kennedy ha dovuto prendere una posizione molto dura e contestata contro il razzismo degli Stati del sud e per fortuna ha poi vinto la sua posizione. Tornando ora al tema stretto della “lente” mi sembra opportuno segnalare due cose: la prima lo sforzo che il governo Israeliano sta facendo per cercare di arginare il terrorismo e togliere, tramite lo smantellamento delle colonie in territorio palestinese, uno dei motivi ideologici che lo ha sorretto; l’altro è che se guardiamo l’insieme della tradizione ebraica, ritroviamo in effetti molte cose che sono anche nostre tradizioni. Conoscendo la cultura ebraica mi sembra di capire che nella realtà siano moltissime le cose che ci uniscono, poche quelle che sono diverse, nessuna che ci divide. Questo mi sembra sia la cosa principale quando si affrontano confronti tra diverse culture. |
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