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Racconto breve

…Colori, suoni, profumi…fuori dal mondo…


Di Giovanna Pizzi

Quando per caso ti capita di vivere una vacanza fuori stagione, in posti dove solo la natura ti parla, attraverso la meraviglia dei suoi colori, dei suoi profumi, dei suoi suoni, senti ancora di più, vedi cose che non avresti mai osservato, e sentito, così intensamente.
E’ l’ora del tramonto, le nuvole sembra che si possono quasi toccare, l’azzurro del mare e del cielo, si sfiorano…ed io rimango senza fiato nel vedere le sfumature, un tramonto dai colori incredibili…ed all’ improvviso… “iddu”…
Si davanti a me l’isola di Stromboli, un luogo straordinario del nostro mondo, dove s’incontrano le forze primitive dell’aria, dell’acqua, del fuoco e della terra, nella sua aura meravigliosa ed unica.
Sono passati diversi mesi, ma dentro di me continua a pulsare l’immagine e vivo quei colori unici ed incredibili.
Come per incanto mi trovo al porto di Milazzo, è mezzogiorno, in questo caldo ed assolato sabato di luglio, intorno a me tanta gente, un vociare sempre irrequieto ed incalzante perché non ci siamo ancora imbarcati.
Eccolo che arriva, l’aliscafo, in questo incedere particolare ed unico…pian piano ci avviciniamo all’imbarco, un via e vai di borse, zaini, valigie, finalmente si parte…l’aria calda del porto, mentre all’interno dell’aliscafo, l’aria condizionata, regala un po’ di vigore, ma non ha importanza, quando si salpa, la sensazione è davvero incredibile, sembra davvero di planare a pelo d’acqua, aliscafo, non a caso, ed io mi sento sospesa nell’aria e nei colori incredibili del cielo terso e dell’azzurro del mare.
L’aliscafo continua pian piano il suo “tragitto”, passatemi il termine…accidenti che traffico da queste parti…distese e distese di acqua cristallina…Lipari, Panarea, Ginostra, ( la zona più selvaggia dell’isola), Stromboli…sono quasi le tre, il mio cuore è in gran tumulto, dopo mesi di questo richiamo, ho persino paura a scendere…non so perché, ma ogni mio poro è in gran tumulto…ormai siamo rimasti in pochi…sul piazzale dell’imbarcadero ci sono gli “Apecartaxi”, elettrici, delle strutture alberghiere…io so, che qualcuno mi sta aspettando…ed ecco Giulio, (un isolano), non so, ma entrambi ci siamo riconosciuti…io rimango stupita, affascinata, rapita, dai colori e dal profumo del mare, mentre estasiata guardo “iddu”.
Dopo aver sistemato il mio bagaglio, Giulio mi fa salire sull’Ape, accanto a lui, nel piccolo abitacolo, mi chiede vedendomi sola, se conosco già l’isola e si stupisce della mia permanenza di due settimane, arrivando da Milano, ma non sa del richiamo che il mio cuore, la mia anima e la mia pelle hanno sentito da questo luogo, la mia gran voglia di stare così vicina e a contatto di questi elementi che mi donano energia, pulsazioni, calore.
Sono emozionata, il mio cuore è in gran subbuglio, non riesco a contenere questa sensazione, e lacrime mi scendono, mi sento finalmente a casa, protetta da questi elementi…la scusa del troppo sole, così mi giustifico, ma sento che Giulio ha percepito la mia emozione…”guidare” l’Ape tra questi vicoli che si arrampicano…sembra quasi che il motore arranchi ad ogni curva, ad ogni salita, mentre il mio autista mi spiega di sensi unici, i vicoli che devo fare a piedi diversi da quelli che stiamo percorrendo; arriviamo, ed io ormai sono galvanizzata sento davvero crescere la potenza di questo luogo dentro di me.
Le sorprese non sono ancora finite…quando si apre il portone…un patio bellissimo, la proprietaria mi accoglie, mi mostra la casa, davvero carina ed accogliente, mi da delle indicazioni tecniche per la spesa, mi chiede se ho una torcia per girare di sera…è vero niente luce per le strade…ed ora sono sola…mi metto su una sdraio nel patio ed attraverso la recinzione sulla mia sinistra, anche se un po’ distante, il mare e Strombolicchio, mentre a destra oltre il portone “iddu”.
Dopo bagagli disfatti, doccia, il mio primo giro per la spesa, che consegnano a casa, la torcia amica indispensabile…cerco di orientarmi un po’ tra i vicoli, la sensazione di essere davvero arrivata a casa è sempre più forte, mi sento davvero accolta da questo paradiso, ed alla sera, quando guardo il cielo con le stelle, mi sembra di toccarlo, mi sento rinascere.
…Colori, suoni, profumi…mai come in questo momento sentirsi soli…una sensazione che fa parte di me da tanto tempo ormai, percepire e vedere sentire il mio cuore e la mia pelle esplodere, sentirmi parte dell’universo, sentire il fluttuare delle onde, perdermi in queste giornate di mareggiate, dove i venti non si danno tregua, si incrociano, si scontrano.
Eolie, non a caso, dove il dio Eolo, padrone dei venti, rende tutto così magico e spettacolare.
Stromboli, una spiaggia dall’aspetto lunare: è forse questo il mare della luna? Si, molto probabilmente e dove la luna, come in questa sera, è quasi piena, credo si regali al massimo della sua potenza e della sua maestosità. Si, perché lontani dall’inquinamento elettrico, si può davvero vedere in tutta la sua grazia e luminosità…bella, incredibile, sembra che abbia occhi, naso, bocca, oppure a volte ricorda un gabbiano con le ali spiegate pronto a spiccare il volo, regina incontrastata della notte, insieme ad un manto stellato, che pare si possa toccare una stella cadente, ma il bagliore della luna sembra un faro nel cielo, per ricondurti a casa, o per portarti verso nuovi mondi, dove nessuno è mai arrivato.
Ti diranno di non guardare nel sole, perché può accecare e che guardare la luna rende lunatici, che le stelle sono troppe per poterle contare e che volersi bene è una favola bella che non può durare. Io dico di non ascoltare chi non sa meditare col sole, chi non sa respirare col mare, chi davanti al cielo stellato non si lascia incantare, chi davanti ad “iddu” non si sente vibrare.
Nella spiaggia della luna tutto è speciale, persino i posacenere: avere rispetto di questo paesaggio incontaminato, come non pensare alle spiagge ed ai lidi di alcuni litorali, dove si propone fitness, massaggi, lettini ed ombrelloni autoabbronzanti, balli, aperitivi, ma non c’è rispetto per il mare e per la spiaggia che ci ospita.
Aria, vento, sole, colori, odori, suoni, profumi, un’infinità di uccelli con incredibili voli ed il loro canto, fiori incredibili, ibischi così grandi, da ricordarmi la Terra Santa, Gerusalemme: colori mai visti, dal bianco sfumato, al rosa, rosso, granato, gialli, oleandri, rododendri, bouganville, ed altro ancora sempre in modo pazzesco.
Il risveglio magnetico insieme agli animali che sentono l’aria e percepiscono l’aurora del nuovo giorno.
Quando il vento apre le vele della mia casa io mi abbandono al canto di un richiamo e mi offro davanti al mare, con le gambe distese. Come un burattino di legno, apro le antenne delle braccia e le lascio ricadere con le braccia aperte al cielo. Chiudendo gli occhi chiudo con le cose del mondo e solo così mi apro, mi oriento, sento, vibro, divento rilevatore di forze invisibili, mi sento attraversare dalle onde del cielo, del sole, del vento, della luna, delle stelle, della terra, del mare, del vulcano : “iddu”, mi sento nell’infinita energia, nel tempo che mi cancella e mi riscrive indicandomi il centro matematico del cuore nel corpo della mia vita. Vivo ascoltando e vibrando in ogni piccolo movimento per leggere le energie sottili degli istanti magici nel centro del centro, nelle viscere del vulcano lava incandescente, nelle viscere di me stessa, il mio centro, il mio cuore, essenza, la mia anima, energia, vivo così.
Questo mi ha regalato il mio viaggio a Stromboli, dentro di me l’energia di questa gente meravigliosa, che ha un grande rispetto di questo luogo incantato…grazie.

Argomenti:   #racconto ,        #stromboli ,        #vacanza



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