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 Anno I n° 11 del 24/11/2005    -   PRIMA PAGINA


Osservazioni casuali
Torino ‘Caput Mundi’
Torino si appresta ad ospitare le Olimpiadi invernali ed è improvvisamente oggetto di attenzione della cronaca mediatica
Di Walter Dall'Olio


E‘ curioso notare come la città che fra meno di tre mesi sarà al centro dell'attenzione mediatica mondiale, sia riuscita in poche settimane a salire agli onori delle cronache grazie ad una serie di eventi che non si possono non definire particolari.

Il "la" a questa fantastica scalata è stato suonato poco più di un mese fa dal mai troppo lodato Lapo Elkann, scoperto in precarie condizioni fisiche alla fine di una stupefacente serata passata in compagnia di alcuni amici e/o amiche. I torinesi, normalmente chiusi e freddi, non hanno dimostrato un grande interesse nei confronti della storia e hanno tirato una frettolosa riga sopra l'emigrante, ora emigrato, più famoso della città.

Un po' meno disinteressati invece sono apparsi nei confronti della questione Tav, che li ha visti marciare e manifestare per due settimane contro i lavori per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità che dovrebbe collegare Torino a Lione, dando vita, insieme ai politici e ai giornalisti, al primo spettacolo di anti informazione globale della capitale sabauda. C'era chi li voleva lì per difendere il diritto al silenzio ed alla tranquillità montana, chi per manifestare il proprio dissenso nei confronti del governo (di destra) o dell'amministrazione regionale (di sinistra), chi per infastidire esclusivamente le forze dell'ordine con puro spirito sessantottino e chi addirittura per difendere dall'estinzione la celebre marmotta della Val di Susa. Di contro loro dicevano di essere lì per salvaguardare la loro salute dall'inquinamento che scaturirebbe dagli scavi e dalla seguente dispersione di particelle di amianto nell'aria.

Ma purtroppo niente di tutto questo è passato e ovviamente, vedendo una moltitudine di motivazioni più o meno sensate, l'opinione pubblica se ne è dimenticata in due giorni, preferendogli qualcosa di ben più interessante come le due udienze che hanno visto Anna Maria Franzoni in aula per difendersi nel processo a suo carico per l'omicidio di suo figlio. In questo caso i torinesi, e non solo, hanno potuto dare una grande dimostrazione di operosità e laboriosità che mi fa essere orgoglioso della città in cui vivo. Per poter assistere al processo, infatti, il pubblico si è accalcato davanti al Palazzo di Giustizia sin dalle sette del mattino, ritirando i bigliettini numerati come se fossero dal macellaio, adducendo motivazioni di infinita bellezza. C'era chi voleva vedere la finale del processo, come se avesse visto anche i quarti e la semifinale, chi era lì per guardare l'imputata negli occhi convinto di capire così la verità, manco fosse l'unione dello spirito di Nostradamus e di Giucas Casella e chi addirittura era lì per poterlo raccontare un giorno ai nipotini, che spero saranno abbastanza grandi da prenderlo a roncolate sulle gengive.

Ma incolpare solo i cittadini non è giusto, e sicuramente a fronte di tutto questo anche l'amministrazione comunale ha dei grandi meriti. Come non parlare infatti della delibera approvata il 14 novembre che prevede il divieto di vendita di bottiglie e lattine della Coca Cola all'interno dei palazzi comunali? E' vero che la giustificazione data - boicottaggio contro la multinazionale incolpata di repressione nei confronti dei lavoratori - ha un senso, ma farlo a meno di tre mesi dalle olimpiadi che la vedono come sponsor principale, non assomiglia ad una mossa pubblicitaria pro-elezioni di cattivo gusto e scarso successo? Soprattutto se consideriamo che durante le olimpiadi la Coca Cola sarà ovunque, farmacie e ferramenta comprese.



Ma per fortuna oggi nevica, così domani potremo parlare di come anche quest'anno gli spazzaneve e gli spargisale fossero in vacanza alle Maldive invece di essere sull'unico posto in cui dovevano essere....... sulle nostre bianche ed olimpiche strade.


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