Ci sono molti modi per conoscere una realtà, come quella dei Balcani, a noi estremamente vicina geograficamente ma non sempre attentamente vagliata dal punto di vista della produzione artistica. Una succulenta via ci viene proposta dall’ormai collaudato binomio costituito da Emir Kusturica (noto ai più per la sua principale vocazione di regista cinematografico) e la sua The No Smoking Orchestra, la sua costola musicale.
L’idea è quella di far emergere in pieno l’anima delle terre balcane. Nel cinema, ovvero la sua principale forma espressiva, Emir Kusturica da vita ad un immaginario visivo raffinato, eccentrico e realista quanto mai non basta nel descrivere la realtà della ormai Ex-Jugoslavia. Sul palco con la band il rapporto è prettamente musicale: istrionico e ironico, Kusturica si esibisce suonando la chitarra, (per dirla tutta in maniera molto basilare, conta la presenza). A cantare e teatrare magistralmente ci pensa Dr. Nelle Karajlic, voce dell’ensemble jugoslavo, vero uomo-spettacolo a 360°, che trasforma ogni esibizione in un teatro viaggiante, gitano appunto. Le note della No Smoking Orchestra sono intrise di appartenenza popolare: attivi dal 1980, vengono definiti “la più significativa espressione musicale del New Primitivism”, un movimento di resistenza culturale nato negli anni della transizione jugoslava del post-Tito. La band consta di dieci elementi che sfruttano a pieno ogni risorsa sonora, intrecciando percussioni, balalaica e pregevoli accenti di violino tzigano a rievocare le tipiche danze popolari che si rincorrono in ogni pezzo, spruzzate di quel tanto di pop-rock prettamente “occidentale” che basta, e che crea una mistura assai originale e tecnicamente sopraffina.
Come sopraffino è appunto il progetto che ha unito The No Smoking Orchestra e le due ultime fatiche cinematografiche di Kusturica, per il quale la band ha composto l’intera colonna sonora di Gatto nero gatto bianco, Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 1998 e di La vita è un miracolo, premiato nel 2004 al Festival di Cannes. Le loro esibizioni (visti proprio quest’anno all’Arezzo Wave 2005) esulano dal concerto nudo e crudo: se anche uno stadio italiano riesce a trasformarsi in una delle piazze più festanti che si possano immaginare nella pre-tumultuosa Sarajevo, e se le arie da giocondo matrimonio gitano si possono riprodurre con successo nell’epoca del “commerciale ad ogni costo”, allora il sogno di Emir e della sua band di trasmettere attraverso la musica i rumori, gli odori e i sapori della loro terra non andrà in fumo, anzi…
Per saperne di più
www.thenosmokingorchestra.com
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