REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno I n° 12 del 08/12/2005 - TERZA PAGINA Un anno fa a Dalmine, ma è un'esperienza ancora valida |
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È con grande piacere che accettiamo l’invito di parlare di una mostra di un anno fa: ArteImpresa. Lo si fa volentieri perché è stata una bella esperienza, che permette di fare confronti con altre mostre, “prestigiose”, ma con scarsissima visibilità delle opere: si parla nello specifico al Flash Art Show che si è tenuto a Milano nell’aprile di quest’anno, dove non vi era la minima possibilità di vedere, gustare e comprendere le opere degli artisti. Il tutto si trova affastellato in stanze d’albergo intoccabili e si può pensare che possa essere qualificato solo come un'occasione per dire “ecco io c’ero”, ma con scarsissima valenza di comunicazione, elemento questo che è fondamentale per qualunque artista e qualunque appassionato d’arte.
Sul fondo, sfruttando la seconda entrata al fabbricato è stato realizzato un vano contente l’opera di Elenia Depedro. Un vano nero e per accedere si deve indossare un elmetto protettivo giallo, all’interno un allestimento di lampade infrarosse la registrazioene di rumori, trasmette la sensazione di trovarsi nella fonderia della TENARISDALMINE SPA lo sponsor di questa opera. Che ha giustamente vinto il primo premio. Nei due corridoi laterali, tra le sale riunioni e sulle balconature soprastanti sono poste le altre 16 opere. Di queste ne parliamo di alcune che ci hanno interessato maggiormente. Una specie di lente, forse un buco nel mondo delle emozioni...dove immagini si creano e si ricompongono in continuazione, creando spunti e sensazioni per l’immaginario. Il tutto ottenuto con un sistema semplice ma segreto....di Roberta Ravasio (REMUZZI CAMILLO & FIGLIO SNC) Una fila di attaccapanni bianchi, con vestiti e cappelli appesi, quasi ingessati, ricordano corpi senza anima lasciati lì appesi ad invecchiare.. o meglio di tante persone che voglio dimenticarsi di averla e così restano vuoti... Questa è l’opera di Marzia Rovida, realizzata per VALSECCHI SPA, un'opera che lascia sensazioni riposanti ed inquietanti nello stesso tempo. Proseguendo si trovano altre cose inquietanti. Ecco l’opera di Paolo D’Angelo per IL LEASING SPA. L’emozione che ci dà quell’ampolla di vetro piena d’acqua in cui vede una bambola con il volto bruciato... la testa di una persona che rimane chiusa dentro a una ampolla.. ..le emozioni annegate nell'acqua come le sensazioni. L'anima bruciata... cancellare il bambino che è in noi (la bambola gioco delle bambine)... che gli permette di sognare,di stupirsi che potrebbero essere gli effetti della depressione .. o delle dipendenze da droghe o alcool... entrano dentro un labirinto.. vedo il mondo.. da lontano.. dà dentro una grande ampolla .. e la loro personalità annega in qualche sostanza. Dentro una betoniera un televisore. Questa l’dea realizzata da Francesco Betti per IMPRESA ING. G. PANDINI importante azienda edile bergamasca. Quali sensazioni.... ma... non riesco a vedere cosa trasmettono... il vuoto immagino.... mass-media che costruiscono,cantiere edile, per creare cervelli tutti uguali! Lasciamo per ultimo il lavoro di Sabina Lazzarini realizzato per la COROZITE SPA, impresa produttrice di bottoni, molto sensibile al lavoro femminile e che ha attivato il part-time tra le prime in Italia. L’opera è composta da serigrafie della madre dell’artista, rielaborate attraverso l’introduzione di “segni” che rappresentino il lavoro femminile. Nella rappresentazione dello stesso soggetto, semplice pulito, non angoscioso, anche se si coglie un momento malinconico, si sentono vari stati d'animo o semplicemente le diverse realtà. Il pensiero vola immediatamente all’idea che quello che vediamo e percepiamo, il cosidetto punto di vista, è del tutto personale...non è “Una Sola Realtà”, ma sono tante realtà quante le persone! Bella mostra! L’unico appunto che posso fare ad una mostra così, se mi è concesso, è che avrebbe bisogno di una maggiore diffusione della comunicazione negli ambienti “specializzati” italiani, cosi forse ci si può rendere conto di quante mostre, che vengono realizzate malamente, sono in effetti delle occasioni mancate e soldi sprecati, magari a spese degli artisti!
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