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Anno I n° 13 del 22/12/2005 PRIMA PAGINA |
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Libere considerazioni di una giovane
Il Limbo ed i limiti della Chiesa
Di Nicoletta Consumi
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E’ notizia di questi giorni dell’eliminazione del ‘Limbo’ da parte della ‘Commissione Teologica Internazionale’, un organismo costituito dal Vaticano in seno alla ‘Congregazione per la Dottrina della Fede’ - la stessa presieduta da Joseph Ratzinger prima della sua nomina al soglio pontificio.
Il limbo è il luogo dove finiscono i bambini che muoiono prima di ricevere il battesimo, che non avendo mai visto la luce di Dio sono nati e poi morti con il solo debito del peccato originale, che nella fede cattolica è eliminato, appunto, solo al fonte battesimale. Ci si chiede dove finiranno queste piccole creature, ma soprattutto come la chiesa nel 2005 d.c. possa riunirsi ad un tavolo per discutere di amenità simili, di fronte a problemi molto più importanti irrisolti. La chiesa potrebbe sancire la legittimità dell'omosessualità? Mai, significherebbe la totale negazione e rottura di un ordine costituito da duemila anni, un'apertura? Una semplice utopia, da parte di una chiesa creatrice di dogmi medievali partoriti negli anni più bui della sua storia. Molti suoi sbagli sono stati riconosciuti eppure questa "tradizione dogmatica radicata" che vede abominio l'omosessualità resta dura a morire. Un'omosessualità riconosciuta ampiamente nella tradizione pre-cristiana, basti pensare a Socrate e alla sua relazione erotica con Alcibiade, Alessandro Magno, o l'imperatore Adriano con il bel Antinoo... La chiesa è ostinazione profonda nei confronti del voto di castità da parte dei suoi sacerdoti. ma chi l'ha detto? Gesù ha per caso detto di non farlo? Probabilmente lui stesso aveva una compagna che fino alla fine non l'ha mai abbandonato, molti studiosi fanno il nome di Maria Maddalena. (cancellato poi nelle sacre scritture), Pietro era padre di famiglia, e fino all'anno 1000 d.c. (fatto storico ampiamente risaputo) i Papi, i preti, vescovi, si sposavano, avevano regolare moglie, poi fu decisa la castità come segno di mortificazione del corpo, evito di dilungarmi storicamente...Secoli e secoli di "buio" hanno portato a questi dogmi. Non si possono cancellare da un giorno all'altro. Neanche questo Papa ci riuscirà proprio perché insita nella chiesa questa negazione totale. Per quanto mi riguarda, trovo infelice il non schierarsi della chiesa a favore del profilattico. Un suo grande handicap. I giovani dovrebbero avere come punto di riferimento qualcosa, può essere la figura del Papa buono, ma non certo alcuni valori che trasmette la chiesa e vanno contro l'interesse del giovane. Come può questa chiesa nel 2005, vietare il preservativo con le malattie che imperversano il globo? Come può? Che parole ha per i nostri fratelli africani che ogni giorno muoiono a causa dell'Aids, se il condom non "devono" usarlo? Sarebbe bello poter intervistare il diretto interessato (Gesù) in merito alle contraddizioni della sua chiesa. |
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