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Anno I n° 13 del 22/12/2005 LENTE DI INGRADIMENTO |
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Presentazione
Lo spirito di Natale
Di Cricio & Tati
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Scrivere sul Natale è molto difficile: si cade facilmente nella banalità. Malgrado questo, uno sparuto manipolo di pazzi del Magazine ci ha tentato e qui propone le varie visioni del Natale.
Il nostro spirito di Natale si muove tra simboli e rimpianti. Sempre di corsa, vestiti con giacconi di piuma e berretti di lana coloratissimi, tra luci sfavillanti, che riproducono le cascate di ghiaccio, ma sembra che scaldino le fredde serate di fine dicembre, ci muoviamo tra impegni di lavoro ed i preparativi per le festività. Quando si pensa al Natale a tutti viene in mente il Presepe, quello di quando eravamo piccoli, di quando con occhi entusiasti guardavamo a quelle figurine come alla rappresentazione di una vita meravigliosa fatta di amore. Così mi sembra giusto iniziare con Fr. Mirko Sellitto che ci propone delle riflessioni partendo dal Presepe di San Francesco. Ma il Natale è così dappertutto? Anna Cosseddu, con la sua grande dolcezza, ci descrive come si vive il natale in quattro parti del mondo. Il pranzo di Natale: Natascia Zanon, si concentra sulla tradizione del “pranzo con la famiglia”, il suo profondo significato e il messaggio del cibo condiviso. Giovanni Gelmini parla invece del valore dei regali e spesso della eccessiva superficialità con cui affrontiamo questa stupenda abitudine di offrire un dono alle persone a cui volgiamo bene. Mercante ci fa vibrare con la sua intima ricostruzione dello “Spirito di Natale” e dei contrasti con la realtà di oggi, il concetto espresso viene esasperato da Concetta Bonini, nel suo scritto si sente l’aspro sapore del “tradimento” del sogno di pace, sogno che non può durare solo una notte! Infine Gilda in un ricordo di una sera di Natale, con un profondo amaro, per non essere più come i bambini. |
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