REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno II n° 1 del 19/01/2006 TERZA PAGINA


Storia antica
Tavolette curiose Vicino Orientali (seconda parte)
Di Nicoletta Consumi


Lettera della metà del XIV sec. a.c. inviata alla regina d'Egitto (nome mancante) dalla regina di Ugarit (di cui manca la prima parte del nome, la seconda parte è Kepat, nome teoforo della Dea Kepat): "Alla (...) mia signora, messaggio di (...)Kepat, tua serva. Salute alla mia signora, tu hai dato alla tua serva (...) ecco cosa ti mando, una giara di balsamo profumato." A Ugarit si producevano in quantità considerevoli.

Shamshi Adad re d'Assiria esorterà più volte suo figlio Yasmah-Addu posto sul trono di Mari a non imitare il cattivo esempio del sovrano che avevano spodestato Yahdun-Lim, dicendogli: "Yahdun-Lim amava le sue musicanti al punto da fare abitare Gabetum e Taris-Hattum, le sue spose, fuori dal palazzo di Mari!". Una tale condotta, privilegiare le concubine sulle spose in titolo, non era conforme agli usi seguiti da Shamshi-Adad.

I rapporti tra Shamshi-Adad e suo figlio minore Yasmah-Addu furono spesso tesi per una ricorrente insofferenza del padre per le scarse capacità dirigenziali del figlio, considerato come una sorta di incapace e immaturo, da guidare sempre, e al quale proporre come modello l'abilità dell'altro fratello Isme-Dagan. Eccone una prova: "Tuo fratello qui, ha riportato la vittoria, ma tu laggiù, pensi solo a stare in mezzo alle donne. Ora, quando tu andrai a Qatna con l'esercito, sii un uomo! Tuo fratello si è creato una reputazione, fà lo stesso tu con la campagna di Qatna."

© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato