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Anno II n° 1 del 19/01/2006 TERZA PAGINA |
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Storia antica
Tavolette curiose Vicino Orientali (seconda parte)
Di Nicoletta Consumi
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Lettera della metà del XIV sec. a.c. inviata alla regina d'Egitto (nome mancante) dalla regina di Ugarit (di cui manca la prima parte del nome, la seconda parte è Kepat, nome teoforo della Dea Kepat): "Alla (...) mia signora, messaggio di (...)Kepat, tua serva. Salute alla mia signora, tu hai dato alla tua serva (...) ecco cosa ti mando, una giara di balsamo profumato." A Ugarit si producevano in quantità considerevoli.
Shamshi Adad re d'Assiria esorterà più volte suo figlio Yasmah-Addu posto sul trono di Mari a non imitare il cattivo esempio del sovrano che avevano spodestato Yahdun-Lim, dicendogli: "Yahdun-Lim amava le sue musicanti al punto da fare abitare Gabetum e Taris-Hattum, le sue spose, fuori dal palazzo di Mari!". Una tale condotta, privilegiare le concubine sulle spose in titolo, non era conforme agli usi seguiti da Shamshi-Adad. I rapporti tra Shamshi-Adad e suo figlio minore Yasmah-Addu furono spesso tesi per una ricorrente insofferenza del padre per le scarse capacità dirigenziali del figlio, considerato come una sorta di incapace e immaturo, da guidare sempre, e al quale proporre come modello l'abilità dell'altro fratello Isme-Dagan. Eccone una prova: "Tuo fratello qui, ha riportato la vittoria, ma tu laggiù, pensi solo a stare in mezzo alle donne. Ora, quando tu andrai a Qatna con l'esercito, sii un uomo! Tuo fratello si è creato una reputazione, fà lo stesso tu con la campagna di Qatna." |
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