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Impressioni di vita a Milano

Vivere così...


Di Mercante

Mi capita a volte, quando sono sul divano vicino al camino acceso, mentre leggo e ascolto musica, di pensare come l’ambiente che mi circonda possa condizionarmi su come e cosa fare anche in una domenica senza traffico. Ma dove vivo? La mia casa si affaccia su un vecchio cortile milanese. Si ... proprio a Milano ... si ... la capitale europea della moda e del lavoro, tutto a portata di mano ... negozi, megastore, cinema, teatro, divertimento ... ma anche la capitale degli stravizi e delle contraddizioni, di feste milionarie con vip e “gente che ama farsi notare”, e persone che vivono nella miseria e nella solitudine.

Per cercare di non farmi travolgere da questo modo incredibile di vivere, dove non solo il cemento e lo smog non fanno respirare, ho cercato di trovare una specie di angolo protetto, e ho cercato di costruire la mia piccola tana, che mi desse la possibilità, isolata dal gran caos esterno, di riuscire a trovarmi a mio agio ... davanti al camino o sul ballatoio a vedere le stelle a vedere la luna. Nelle giornate di vento poi, ritorno davvero piccola e rivedo l’azzurro del cielo, le nuvole bianche ... avete mai visto il colore del cielo a Milano? ... mette tristezza! ... Mille volte meglio la nebbia, ha davvero un gran fascino, ti sembra di vivere in un mondo magico e ovattato... lo scopri nelle sue sfaccettature quando è “alta” è molto bagnata, ma quando è “bassa”, pare che ti avvolga come un mantello... così come la magia della neve, che rende veramente questa città irreale, con paesaggio lunare in mezzo a smog e cemento. Però se sei attento a guardare a volte, oltre a vedere l’azzurro del cielo, puoi anche perderti a vedere tramonti incredibili... Milan l’è un gran Milan... e per fare 4 Km metterci anche un’ora e 30 minuti con l’autobus.

Mi perdo a piedi o in bicicletta, andando al lavoro attraverso un piccolo parco e scopro ogni giorno le meraviglie che madre natura ci regala attraverso il mutare delle piante, così non mi accorgo che al di là della strada sono tutti in colonna con clacson e sirene.
Ma dove è la “Milano da bere”? Quella degli Happy Haward, dei Brunch domenicali... vivere in questa città dove o diventi anche tu parte integrante di questa giungla che ti vuole conglobare e rendere uguale a tutti. Certo anch’io ho vissuto “consumando” ogni locale e possibilità che mi veniva offerta, ma io non sapevo più dov’ero e se tu vuoi far parte di questo mondo non puoi permetterti di essere te stesso, perdi la tua unicità. Devi a tutti i costi “assomigliare” a qualcuno, seguire i ritmi frenetici di questa città, e se non sai farli diventare tuoi, può annientarti; certo hai tutto a portata di mano, ma sai cosa vuol dire decidere di andare a una mostra, a teatro o a vedere il Cenacolo di Leonardo? Devi avere proprio tanto tempo. Sperare prima di tutto di trovare un posteggio abbastanza vicino, e poi è possibile che tu faccia anche ore di fila per il biglietto... questo è vivere a Milano!

Ecco perché tante volte torno il venerdì dal lavoro, mi chiudo in casa, e riesco il lunedì ... per andare al lavoro. Può sembrare assurdo, ma, anche nelle domeniche senza traffico, che senso ha farsi delle vasche per il centro, dove non piovendo le “polveri sottili” si alzano nell’aria? ... Povera Milano, da tanti invidiata e agognata, ma viverci è davvero difficile... Allora a casa, tra la musica e le letture, mi immagino le mostre... ma riesco sempre a godere il celo azzurro... Solo se si riesce a guardare e a vedere con gli occhi della propria interiorità, puoi anche scoprire che Milano può diventare un paradiso non perché non ti sei lasciato travolgere dal cemento, ma perché nella tua unicità hai scoperto segreti che parlano al tuo cuore.

Anche questa sera, guardando dal ballatoio le stelle e la magia della neve, riuscirò ancora a perdermi? Vivo così... a Milano... solo perché devo lavorare.

Argomenti:   #milano ,        #società ,        #vita



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