REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8
Articoli letti  15252064
   RSS feed RSS
Vedi tutti gli articoli di Daniela Losini
stampa

 Anno II n° 3 del 16/02/2006    -   TERZA PAGINA


Visto per voi al cinema
Brokeback Mountain
Profonda commozione al profumo di cuoio
Di Daniela Losini


Profondo Wyoming, anni sessanta: specchi d’acqua cristallina, montagne verdi e profumo di cuoio. Due cowboy stagionali, alle prese con le difficoltà giornaliere finiscono col fare i conti con la solitudine e i loro istinti più profondi che deflagrano, cambiando per sempre le reciproche esistenze. Jack (Jake Gyllenhaall, dolente sguardo oltremare intenso e sofferto) e Ennis (Heath Ledger corpo e viso intrisi di rude dolcezza e straordinaria consistenza emotiva) vivono un aspro incontro/scontro erotico che genera un legame profondo che finirà con l’attraversare un arco di vent’anni, rasentando il rapporto coniugale.
Una delle scene più toccanti, è la presa di coscienza dell’accaduto e forse, il primo accenno di dolore per la separazione, espressi a suon di pugni, botte e sangue. Continueranno le loro vite: Jack esibendosi nei rodei e sposando una rampolla benestante (colei che intuisce ma sorvola), Ennis impalmando una bellezza gentile (colei che vedrà, vomiterà disprezzo e si separerà) e coltivando il sogno di possedere una fattoria.
Nel corso degli anni il pensiero e la reciproca attrazione li porterà a cercarsi e a incontrarsi nonostante gli ostacoli. Una delle più commoventi storie d’amore degli ultimi tempi, tratta dall’omonimo racconto di Anne Proulx. Ang Lee scava oltre la riflessione del sentimento che travalica la semplice identità sessuale partecipando con rispetto, senza mai barare né scadere. Essenziale, rigoroso e scarno esplora il territorio delle umane pulsioni al di là di ogni clichè, a cominciare da quello che vorrebbe l’ambientazione come ideale teatro romantico per strappare facili consensi. Qui, il paesaggio è aspro e puntuto contorno che risalta la ruvida delicatezza di un amore negato, contrastato poi soffocato dalla mancanza di coraggio, su tutte quella di conoscere se stessi. Ai mandriani niente “vissero felici e contenti”: le grandi passioni si nutrono di rimozioni, sconfitte, struggimento e cartoline mai spedite.



Argomenti correlati:
 #cinema,        #film,        #recensione
Tutto il materiale pubblicato è coperto da ©CopyRight vietata riproduzione anche parziale

RSS feed RSS

Vedi tutti gli articoli di Daniela Losini
Condividi  
Twitter
stampa

Il sito utilizza cockies solo a fini statistici, non per profilazione. Parti terze potrebero usare cockeis di profilazione