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Anno II n° 6 del 30/03/2006 MISCELLANEA |
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Torino: divertirsi ai Murazzi del Po
Di Giacomo Nigro
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I Murazzi del Po, in gergo detti "i muri", vennero costruiti nel 1830-35 ed ebbero una definitiva sistemazione solo nel 1873, la zona fu per lunghi anni anche luogo ideale per praticare sport, canottaggio, fare pic-nic ed incontrarsi.
Dopo un lungo periodo di abbandono e degrado, è dal 1990 che i Murazzi hanno avuto una rinascita e sono divenuti una gradevole passeggiata lungo il fiume che parte dal Ponte Vittorio Emanuele I per arrivare a corso San Maurizio. Al posto di concerie, lavanderie, botteghe artigiane, mulini e depositi per barche di pescatori sono sorti, sotto le antiche arcate, una sequenza di club, birrerie, posti per ballare e un centro sociale che sono oggi, assieme al Quadrilatero Romano, il cuore della vita notturna cittadina. A un passo da piazza Vittorio Veneto sono considerati il luogo del divertimento alternativo e meta fissa delle notti torinesi. Quando il caldo si fa insopportabile, ai Murazzi, sulla sponda destra di Piazza Vittorio ci si può distendere sulle sdraio del The Beach dall'ora dell’aperitivo fino a notte fonda con la musica tech-house ed elettronica in genere proposta dai migliori dj. Dall'altro lato invece si può trovare musica più commerciale, in posti come il Pier o il Jammin e un'ampia scelta di locali (Alcatraz, Arcata 35, ecc.), e se proprio alle 4 non si ha ancora sonno è d'obbligo un salto da Giancarlo (locale Arci), punto di riferimento per tutti i nottambuli torinesi dai 15 ai 45 anni. Spesso si finisce per far tardi all'aperto, davanti al locale in cui si e stati fino all'ultimo, su una panchina, o, spostandosi dal fornaio, si può consumare una brioche e fare colazione; può capitare di restare a chiacchierare per ore sul posto dove si e tenuto uno spettacolo serale all'aperto. Ecco sfatata la fama della vita notturna torinese spenta. In realtà, da qualche anno la città si e vivacizzata sotto questo punto di vista e la Torino di oggi offre, come abbiamo visto, innumerevoli occasioni di svago notturno, che riescono a soddisfare tutti i gusti. Da una piccola inchiesta fra alcuni giovani torinesi fra i 20 e i 35 anni è emerso che a Torino l'offerta di locali e spazi per la vita notturna e ricca e diversificata pari di quanto avviene in molte grandi città italiane. All'ombra dei Murazzi nel '96 si sono formati i Subsonica e su queste sponde ha transitato buona parte della musica italiana del dopo-posse. E qui, negli altoparlanti dei club, ogni sera risuona ethnic-music: dal reggae al crossover, dal raggamuffin all'hip hop. Contagiata dalla nuova musica elettronica e dalle sperimentazioni dub ascoltate nei centri sociali all'ombra della Mole, la band ha deciso di miscelarle con formule più convenzionalmente pop. Dai Murazzi, quindi, il grande passo dei Subsonica verso le platee di tutta Italia, anche grazie alla preziosa opera creativa di Casacci, che oltre ad essere il chitarrista del gruppo è anche uno tra i produttori italiani più in voga. Oltre a accontentare tutti i gusti, sembra inoltre che Torino sappia accontentare tutte le tasche, offrendo valide alternative anche a chi non vuole spendere tanto. La gamma di scelta spazia dalle discoteche (i dance floor importano ormai con costanza i migliori suoni di tutto il globo e offrono agli amanti della musica e del ballo i dj più in voga della scena internazionale) ai circoli, dalle associazioni culturali ai centri sociali autogestiti, dai locali etnici alle vinerie, moltiplicatesi esponenzialmente negli ultimi anni: la città ha infatti riscoperto le proprie radici, e, dopo gli anni '80 dominati dai pub inglesi, oggi vuole puntare sui nettari locali senza transigere sulla qualità. Quasi tutti i giorni della settimana sono buoni per un'uscita notturna, anche se restano privilegiati il venerdì e il sabato (soprattutto da chi lavora), mentre il titolo di “serata morta”, se proprio va assegnato, tocca al mercoledì. Comunque, molti locali si danno da fare per accontentare gusti diversi, grazie soprattutto al meccanismo delle serate a tema, e in questo modo hanno colonizzato quasi tutti i giorni della settimana. Una selezione dei Locali ai Murazzi (fonte TorinoSette – La Stampa):
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