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Anno II n° 7 del 13/04/2006 PRIMA PAGINA |
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Cos'è la felicità?
Di Cricio
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Domanda difficile che mi è passata nella mente questa mattina al risveglio. Tanti hanno cercato di dare risposta e credo che tanti possano essere i modi di rispondere, ma una cosa è sicura: la felicità non è possedere.
Possedere al contrario dà l’infelicità. Chi possiede ha paura di perdere l’oggetto del suo possesso. Ed ecco così che chi è innamorato può essere felice o infelice. Sarà felice se si accontenta di dare se stesso al suo amore, sarà infelice chi rivorrà amore: quello che si desidera di ritorno non sarà mai sufficiente a renderlo felice. Ho passato mesi interi sempre felice, solo perché potevo pensare al mio amore. Sapevo che nulla poteva tornare da ciò, che nulla potevo pretendere, che nulla mi era dovuto. Così un solo sorriso mi faceva toccare il cielo e una parola gentile era tutta la mia ricchezza. Ma perché parlo al passato? È vero: è solo un vezzo, anche ora, mentre scrivo, sono felice, perché, se il “mio amore” mi ha lasciato, mi ha insegnato però ad essere felice, mi ha insegnato ad amare senza chiedere. Qualcuno mi può chiedere: “Ma cosa mi racconti? Perché oggi mi parli di questo?” È da molto che volevo parlare di questo, ma oggi ci sono due motivi che forse rendono meno empireo il mio ragionamento. Avete visto dove e come viveva il “Boss dei Boss”? Ma questa è felicità? È l’essere potenti, l’essere temuti, la felicità? Ed ecco il secondo motivo: chi è felice sa perdonare. Questo è uno dei grandi insegnamenti che nei giorni di Pasqua ci trasmette la religione Cristiana: chi ama sa dare se stesso fino alla morte, chi ama sa perdonare chi lo uccide. Se questo sembra non essere umano, ma solo un attributo divino, è perché siamo imperfetti, ma più tendiamo a vivere l’amore come dono agli altri, più ci è facile amare ed essere felici, sentire il mondo intero dentro di noi ed in pace con tutti. E più ci doniamo e meno abbiamo bisogno di possedere. Ci basta poco, solo il necessario. Così alleggeriti dagli orpelli di mammone, possiamo veleggiare nel cielo della pace e della felicità verso l’assoluto. |
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