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Anno II n° 8 del 27/04/2006 IL MONDO - cronaca dei nostri tempi |
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CasaClima: come risparmiare tanta energia
Il modello di edilizia adottato a Bolzano è un esempio per tutta Europa
Di Giovanni Gelmini
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La “casa” consuma una grande quantità di energia, dal 40 a 45% del totale dell’energia consumata da una nazione, ma pochi se ne accorgono e così non vengono presi provvedimenti per “risparmiare”. Il maggior consumo è nel riscaldamento, e purtroppo noi riscaldiamo molto l’aria che ci circonda.
Se non si risparmia, questo è dovuto a moltissimi motivi: per prima cosa spesso chi deve pagare l’intervento (il proprietario) non è poi il fruitore, e il risparmio ottenuto lo farebbe l’inquilino; poi c’è l’inerzia degli operatori, progettisti e artigiani che fanno gli impianti, che quasi sempre non si curano di migliorare la qualità di ciò che forniscono. Per superare queste inerzie ci vogliono stimoli precisi che solo la pubblica amministrazione è in grado di dare. Spesso si parla di incentivi economici, ma esiste anche uno stimolo più forte, che si identifica con la politica edilizia che un Comune può adottare. Lo strumento principale per queste politiche è il regolamento edilizio che stabilisce come si può costruire e come si calcolano gli “oneri” che chi costruisce deve pagare. Si può disporre quindi di due leve, una economica, col far pagare di più le case che consumano di più, e l’altra limitante, cioè vietare di costruire case con consumi eccessivi. L’Europa si è preoccupata di ciò e nel 1991 ha predisposto una direttiva approvata nel dicembre del 1992 “da approvare e recepire da parte di tutti gli Stati membri entro il gennaio 2006 per " migliorare il rendimento energetico degli edifici della Comunità". Questa Normativa si colloca nel contesto del protocollo di Kyoto, firmato anche dal nostro Stato, per la riduzione delle emissioni di CO2. Sappiamo bene che l’Italia a ben altri problemi di cui preoccupasi e non mi risulta che tale direttiva sia stata adottata dallo stato (sarò ben felice di essere smentito) . Per fortuna che qualche Comune si è invece attivato all’interno delle autonomie che sono concesse agli Enti Locali. Il capofila di tutti è stata la Provincia di Bolzano che ha predisposto un sistema di valutazione degli edifici chiamato CasaClima molto efficiente ispirato a tale direttiva e che deve essere recepito dai regolamenti edilizi in modo da attivare elementi molto restrittivi su interventi che non tengano conto dei consumi energetici.
Le caratteristiche degli edifici sono state suddivise in classi di consumo energetico da A a G così ripartite secondo le esigenze del clima di Bolzano:
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