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Anno II n° 8 del 27/04/2006 PRIMA PAGINA |
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Sale cinematografiche e educazione
Le cattive abitudini nei cinema sono necessarie?
Di Daniela Losini
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Crediamo di fornire uno spunto di riflessione utile, se rimarchiamo la mancanza di educazione che spesso accompagna la visione di un film nelle sale cinematografiche. A chi scrive capita ancora di recarsi al cinema per puro piacere (oltre che per il connubio piacere/lavoro) ed essendo abituata a un certo genere di pubblico abbastanza educato e poco rumoroso, ributtarsi nella mischia talvolta è un trauma. Nugoli di ragazzini schiamazzanti coi loro enormi bicchieri che traboccano pop corn dei quali sai che il cinquanta per cento finiranno per terra se non addosso allo sfortunato vicino. Nugoli di adulti che in teoria dovrebbero essere responsabili dei ragazzini suddetti ma che spesso non sanno nemmeno come tenerli a bada. Genitori che talvolta sono imbarazzati perché non sanno come spiegare i fiumi di stimoli cui sono sottoposti i propri pargoli: e quindi capita che di fronte a una pubblicità un po’ sensuale si sentano presi in castagna quando si sentono in imbarazzo. Sacrosanto. Ma questo è il mondo nel quale avete deciso di farli nascere e, forse, l’unico appiglio è spiegarlo e sdrammatizzarlo, questo brutto posto dove vivono. Ci sono anche giovinastri, alias piccoli vandali crescono, che si divertono a gettare soprattutto dalla galleria, i più svariati oggetti in platea col rischio di trasformare la sala in una specie di teatro per una mini guerra. Poi c’è il pubblico del sabato sera, quello che non sa cosa fare per passare un paio d’ore, sceglie un film a caso e cento volte su cento chiacchiera per tutto il tempo, disturbando il resto degli spettatori che vorrebbero godersi la pellicola in santa pace. Ora, questi scenari apocalittici non fermano chi ama davvero il cinema, ma rendono certamente la visione meno appetibile e ostacolano qualcosa che dovrebbe essere un piacere. Forse è per questo motivo che il noleggio dei dvd è in costante aumento? |
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