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 Anno II n° 9 del 11/05/2006    -   TERZA PAGINA


Intervista a due 'futuri' del cinema
Flavio e Sikkolo: due fantasisti a piede libero nel web

Di Daniela Losini


Avendo lasciato incautamente l’indirizzo mail a viaggiare nel web, capita che qualcuno la raccolga. Arriva un po’ di tutto, molta spazzatura ma anche qualche sorpresa. Qualche mese fa Flavio (http://www.graphic.it) e Sikkolo (www.magocarciofo.it) mi contattano perché vorrebbero qualche mia parola sul loro cortometraggio (un eufemismo, dura 45 minuti) che ognuno può visionare scaricandolo qui: www.geek-geek.com . Ci impiego un po’ prima di riuscire ad aver il tempo di farlo, e finalmente quel tempo arriva; inserisco il dvd nel lettore. Va detto che una vera e propria recensione non è possibile farla ma ci sono degli indicatori di attenzione che i ragazzi col loro lavoro amatoriale, sono riusciti a catturare: non ho premuto il tasto a doppia velocità (come mi capita con certi film dell’establishment), l’ho visto fino alla fine, qualche volta ho ridacchiato convinta, mio marito non si è addormentato. La trama: stringendo all’osso uno scambio di dvd finisce per sconvolgere le esistenze dei due geek (in soldoni il termine indica grande interesse e capacità per la tecnologia del mondo della rete e dei pc) in una girandola di citazioni cinefile e surreali trovate. Strana mistura di intelligenza e follia, ecco la coppia di autodidatti al vaglio.

Domanda da dieci milioni di dollari: avete deciso cosa farete da grandi? E soprattutto come metterete a frutto l’esperienza di “Chi ha ucciso Sikkolo”?
Flavio: Da grande io giocherò con la nuova console Nintendo dopo aver vinto una lotteria. L’esperienza di Geek Geek 1 ci ha convinti a girare il secondo film, senza svelare troppo saranno le nostre avventure con un amico in più e la scoperta del misterioso mondo delle donne. Sikkolo: Quando Flavio dopo aver vinto il superenalotto cadrà su un isola deserta e ingrasserà visibilmente io mi approprierò del suo denaro (e della sua console) e lo userò per fini benefici come creare una scuola di circo in Honduras, comprare una laurea da prete e riempire una piscina di alligatori sdentati per l’idromassaggio.

Pensate di sviluppare trame meno autobiografiche/egorefenziali e cercare di intraprendere la strada nell’olimpo dei professionisti?
Flavio: Assolutamente no. Purtroppo non ne saremmo in grado. Inoltre l’unico “pregio” di Geek Geek è proprio l’autoreferenzialità non trovi? Sikkolo: Non inizialmente almeno, ma potrei scrivere cose davvero imbarazzanti, in quel caso negherò tutta la loro autoreferenzialità anche contro ogni evidenza.

Lo scopo del cortometraggio era vendere qualche maglietta o semplicemente riuscire a far parlare di voi?
Flavio: L’idea iniziale era di parlare di noi, ci dispiace che qualcuno abbia interpretato quell’immane sforzo come una grande pubblicità. Anche se ammetto che qualche pazzo si è davvero comprato la maglietta con l’ufo e la “scrittona” che non piace a Sikkolo. Sikkolo: Lo scopo… boh non bisogna per forza averne uno. A parte quello di far ridere ad ogni costo, anche creando situazioni fastidiose per Flavio e la Chiesa.

Ho trovato una bizzarra analogia nell’apparizione inquietante de il Mago Carciofo e “IT” di King, questa vena oscura non sarebbe il caso di approfondirla oltre alla rappresentazione delle vostre amabili vite aliene?
Flavio: Può essere, ma la cassetta di IT l’ho buttata, sapere che era lì nello scaffale mi metteva ansia, ho sempre paura che spunti il pagliaccio. Sikkolo: Hai sollevato una bella questione. Ho voluto inserire qualche magia o giocoleria all’interno del cortometraggio, ma Flavio sostiene che non si può sempre fare i pagliacci nella vita e che in un soggetto cinematografico bisogna essere essenziali, quindi cerca di bocciarmi tutte le idee. Ma un’apparizione l’ho spuntata. Per quanto riguarda IT, per me stai parlando di Information Technology, King ha rovinato un intera generazione di pagliacci con le sua fandonie, bambini non credetegli!

Pensate che la “verità sia là fuori”?
Flavio: Non solo, ti dico anche di “non fidarti di nessuno”. X-Files rappresenta quel mix televisivo di interpretazione, tecnica e atmosfere che in Italia difficilmente si potrà mai raggiungere. Sikkolo: La verità è sicuramente la fuori, ma il governo nega la conoscenza. Adesso con Bertinotti alla Camera andrà un po’ meglio, credo.

Per Flavio: Hai più avuto notizie di lunapapa*?
Per Sikkolo: come una volta disse Woody Allen “Sono contento di aver contribuito alla costruzione della lussuosa villa del mio analista” tu al tuo, cosa hai regalato?
Flavio: Si certo, continuiamo a chattare molto di Star Trek, ieri mi ha detto che il prossimo film sarà diretto dal produttore di Lost, ma a volte ho la sensazione che sia Sikkolo a prendermi in giro e che Lunapapa sia solo l’illusione di una relazione che con una ragazza non potrà mai esistere… ragazzi non chattate tanto come me… uscite (ma portatevi almeno un Nintendo DS) Sikkolo: Flavio tu sei malato! Quante volte te lo devo dire che non sono Lunapapa?! Io ieri ero al raduno dei maniaci di abandoneware quindi non potevo chattare con te fingendomi lei. Woody Allen ha anche detto che la psicoanalisi è un mito, tenuto vivo dall’industria dei divani. Io gli credo infatti non mi sono mai fatto sigmundfreudizzare da nessuno, non tanto perché non ne abbia bisogno, ma perché tanto una volta al mese mi portano nell’ospedale bianco per i test e mi controllano anche la salute mentale, almeno così dice mia mamma.

Progetti per il futuro?
Flavio: Un bel viaggio in Russia con Sikkolo, per girare alcune scene di Geek Geek 2, conoscere Catherina Zeta Jones e vedere pannelli solari su tutte le case d’Italia. Grazie per l’intervista. Sikkolo: Sedurre giovani attrici con la scusa di girare Geek Geek2, diventare un pagliaccio a tempo pieno, finire di leggere il vocabolario e imparare le parole difficili che usa Enrico Ghezzi, finire su Repubblica e iniziare la terapia per smettere di avere gli incubi sui Klingon.

Grazie a voi. Che ognuno torni alla sua tastiera dunque. * un personaggio del cortometraggio


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