REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno II n° 10 del 25/05/2006 IL MONDO - cronaca dei nostri tempi


Sante Reliquie
Di Cricio


I miracoli sono eventi inspiegabili che ci lasciano affascinati o perplessi. Si tramandano per secoli, spesso sono miti non veri o che trovano spiegazione in fenomeni naturali sconosciuti ai testimoni, che perciò vedono in essi fatti soprannaturali. Ma alcuni hanno veramente l’odore di miracolo vero.
Sicuramente la Chiesa Cattolica indica nella resurrezione di Cristo il miracolo più grande, quello che è la cerniera della Fede.

È sempre stato intenso il lavoro per testimoniare da parte dei Cattolici la veridicità della resurrezione, e altrettanto intenso è sempre stato il lavoro di chi non crede per smitizzare quell’evento.

Una delle tracce “scientifiche” dell’avvenuta resurrezione che da almeno due secoli attrae gli studiosi che vogliono verificarne l’autenticità è la “Sacra Sindone”, della quale anche recentemente è stata fatta una ricognizione molto approfondita. Una cosa è certa: è possibile che la sindone sia databile al tempo della Crocifissione di Cristo, ma non si sono trovate spiegazioni su come si sia formata. Se non si tratta di un miracolo, sicuramente ci troviamo di fronte ad un mistero.

A questo “mistero” se ne aggiunge un altro, la Veronica. Cos'è questa reliquia? La Veronica è l'immagine del volto di Gesù comparsa miracolosamente sul fazzoletto di bisso con il quale una pietosa donna, che si dice si chiamasse appunto Veronica, asciugò il volto di Gesù mentre saliva sul Calvario.
La sua presenza venne segnalata per la prima volta a Roma nel 705, e si deve ritenere che si trattasse della reliquia originale. Poi se ne persero le tracce nel 1646, quando, durante la costruzione della Basilica di San Pietro, si rilevò la sua scomparsa.
Ora sembra sia stata ritrovata a Manoppello, un piccolo paese dell’Abruzzo ai piedi della Majella.
Il Prof. Heinrich Pfeiffer, gesuita tedesco e storico dell’arte, ha esaminato la reliquia di Manoppello dal punto di vista storico ed artistico ed è sicuro di aver identificato l’originale del velo santo.

Sembra anche che su quel tipo di tessuto non sia possibile “disegnare immagini” perché non assorbe i colori, quindi, anche in questo caso, non si riesce a dare una spiegazione scientifica a come mano umana avrebbe potuto realizzare il ritratto. Ma il particolare che più è straordinario è che l’immagine è perfettamente compatibile a quella che si vede nella Sacra Sindone di Torino.

Di nuovo, se non si tratta di un miracolo è sicuramente un grande mistero. Ma si sa, è impossibile avere la certezza scientifica sulle cose di fede, altrimenti che fede sarebbe?


La reliquia, un velo di cm 17 x 24, si trova custodita nella Chiesa del Monastero dei Frati Cappuccini nel paese abruzzese di Manoppello. Mentre la Sindone di Torino, la benda funeraria nella quale - secondo Matteo 27,59; Marco 15,46; Luca 23,52 - è stato avvolto Cristo, costituisce l’oggetto religioso e archeologico più esaminato del mondo (la scienza si chiama Sindonologia), il velo di Manoppello è stato dimenticato per 400 anni.

Per approfondimenti sulla Veronica
lA VERONICA
le tappe della Veronica

Per approfondimenti sulla Sacra sindone
http://www.sindone.org
http://www.sindone.it/

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