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2 Giugno, l'Aeronautica non vola

Nel bilancio della Difesa mancano i soldi per i rifornimenti, l'aereonautica rinuncia alla parata aerea

Di Anna Cosseddu

La parata militare del 2 giugno dovrà rinunciare agli aerei. E non per opportunità politiche, per proteste o per scioperi. Semplicemente carburante e manutenzione degli aerei costano, e l'Areonautica è costretta a tagliare le spese.

«Il nostro bilancio del 2006 - spiega il generale Tricarico, capo di Stato maggiore dell'Aeronautica Militare - è stato più che dimezzato rispetto a quello del 2005, un anno già di grandi sacrifici e sofferenze. Era di 1.032 milioni, è diventato di soli 499. È stato quindi necessario scegliere, individuare delle voci da tagliare. Abbiamo fatto dei tavoli tecnici con lo Stato maggiore della Difesa per concertare queste misure di contenimento della spesa e una delle attività che io, capo di stato maggiore dell'Aeronautica, ho chiesto di tagliare è stata proprio la parata aerea del 2 giugno, considerata la spesa rilevante (perché le ore di volo non sono poche) e il ritorno addestrativo molto scarso, quasi nullo. Ho quindi proposto al capo di Stato maggiore della Difesa di poter far sorvolare via dei Fori Imperiali solo dalle Frecce Tricolori e mi è stato accordato».

I problemi economici erano stati denunciati dal Generale già da molto tempo, l'ultima volta durante la sua visita alle operazioni di "Spring flag 2006", la più importante esercitazione dell’aeronautica militare che si concluderà il 27 Maggio in Sardegna. «Se si dovesse ripetere per il 2007 lo stanziamento del 2006, ci sarà il collasso delle attività di volo: occorrerebbe rivedere l’attività di sorveglianza dello spazio aereo nazionale e il contributo alle missioni internazionali», aveva dichiarato.

I primi tagli si leggono già nelle ore di volo previste per il prossimo anno: si passa ad una previsione di sole 80 mila ore contro le 112 mila ore effettuate l'anno scorso. Anche la qualità di vita dei militari è cambiata, con del personale che per esempio, proprio durante lo Spring flag 2006, «non ha il trattamento economico normalmente riservato per questo tipo di attività, con un indennizzo adeguato che compensi il disagio».

«La nostra missione - continua il Generale Tricarico - e cioè la difesa dello spazio aereo, e il contributo alle missioni internazionali, continueremo a garantirli. Deve essere però chiaro che siamo allo stremo, una ripetizione per il 2007 dello stanziamento non è possibile».

Chi ha orecchie per intendere intenda...

Argomenti:   #aeronautica ,        #bilancio ,        #deficit ,        #feste ,        #italia



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