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Giocattoli sicuri e a misura di bambino

Una scelta da fare con cura e con amore, facendo attenzione ai gusti e alle attitudini dei piccoli

Di Sara Giostra

L’attività ludica è una fase importante per lo sviluppo e l’educazione del bambino, e i giocattoli aiutano il bambino a riconoscere le sue capacità a valorizzare la sua creatività. Talvolta, però, anche il più piacevole dei giochi, se scelto con scarsa attenzione, può diventare una minaccia per la salute e l’incolumità dei piccoli.

11 mila giocattoli privi di marchio Ce e potenzialmente pericolosi sequestrati dalla guardia di finanza a Varese, più di 18 mila giocattoli a Ravenna, 700 ad Enna; questi sono solo alcuni dati che caratterizzano il pericoloso mercato dei giocattoli contraffatti importati dai paesi asiatici. In Italia, ma più in generale in Europa, rappresenta un’enorme ed illegale attività commerciale che costituisce un importante volume d’affari, a danno delle leggi che disciplinano la libera concorrenza del mercato comunitario e in particolar modo le leggi che tutelano i diritti del consumatore.

La situazione è ancor più grave perché i bambini sono i principali consumatori del prodotto: non possiamo permettere loro di divertirsi con “un cattivo compagno di giochi”. La contraffazione mette in pericolo la loro salute e la loro incolumità: si pensi alla tossicità del materiale, alle dimensioni troppo piccole, alla forma tagliente o appuntita. Le maggiori insidie nascoste dietro i giocattoli “non sicuri” sono spesso costituite da lacerazioni, tagli, ferite, danni alle articolazioni e ingestione di materiali. Acquistare un giocattolo è una scelta importante e non deve essere una scelta affrettata. I giocattoli devono essere sicuri, a norma di legge.

Cosa bisogna verificare al momento dell’acquisto? Come comportarsi?
L’Adiconsum, che tutela consumatori ed utenti, consiglia di controllare per prima cosa che la confezione, l’imballaggio o il foglio illustrativo riportino il marchio CE, la cui applicazione è richiesta da una direttiva UE specifica sui giocattoli (la norma EN 71). La contraffazione del marchio è uno dei reati più comuni nel mercato clandestino dei giocattoli: spesso i produttori in mala fede utilizzano la scritta “Ce” come sinonimo di made in china, giocando sulla somiglianza grafica con il marchio europeo.

Il marchio CE in ogni modo attesta solo che il prodotto è stato fabbricato secondo i dettami legislativi, non è sinonimo di sicurezza al 100%. Altri marchi come ”Giocattoli sicuri” dell’Istituto italiano di sicurezza dei giocattoli e IMQ dell’Istituto per il marchio di qualità (per i prodotti elettrici) danno più garanzie, perché indicano che i giocattoli sono stati sottoposti a test di sicurezza. Occorre prestare attenzione anche al nome e all’indirizzo del produttore, importantissimi nel caso di malfunzionamento dell’oggetto o in caso di danno fisico arrecato al bambino.

Ogni età poi ha il suo gioco: sono proprio gli anni del bambino il primo criterio da prendere in considerazione per l’acquisto di un giocattolo sicuro, e sulla confezione dobbiamo trovare anche le l'indicazione dell'età a cui sono adatti, oltre alle avvertenze e le precauzioni d'uso.

Il materiale è un altro aspetto che non può essere trascurato se vogliamo che il nostro bambino “giochi sicuro”. Non è semplice: oggi il mondo dei giocattoli è dominato da varietà di materiali e colori vivaci. Anche se i produttori garantiscono la sicurezza per i bambini e l'assenza di sostanze nocive, la marea di plastica che circonda i bambini dev'essere vista criticamente sotto l'aspetto ecologico e sanitario. E meglio comprare orsacchiotti e animali di peluche in fibre naturali (mohair, cotone) lavabili, rinunciare a giocattoli in plastica morbida in PVC poiché conterrebbe resti di sostanze cancerogene, mentre il legno non trattato è il materiale più adeguato.

Tuttavia non è detto che solo un giocattolo più sicuro, cioè conforme alle norme sulla sicurezza, sia un “buon compagno di giochi” del nostro bambino.
Una recente ricerca dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, dal nome “
Dieci regole per scegliere il giocattolo a misura di bambino” pubblicata sul Portale on-line dell’Ospedale Pediatrico, pone l’accento sull’importanza della scelta del giocattolo in corrispondenza delle attitudini, della creatività e del carattere del bambino che lo riceve. I bambini non vogliono essere spinti in un mondo di giocattoli preconfezionati, in cui sono praticamente assenti gli elementi che caratterizzano la nostra vita quotidiana. Al contrario, hanno bisogno di nuovi stimoli che li aiutino a comprendere il mondo che li circonda.

Gli psicologi del “Bambino Gesù” osservano che nella scelta del giocattolo bisogna considerare l’importanza dell’età di chi lo riceve. Infatti molti giocattoli “crescono” insieme ai bambini, che modificano il loro modo di utilizzarli in base alle loro nuove acquisizioni ed esigenze emotive.

Dovrebbero essere duraturi ed utilizzabili in maniera diversa e nuova nelle varie fasi di età. I genitori non dovrebbero farsi condizionare dal sesso ed evitare di farsi influenzare da rigidi schemi maschietto-femminuccia (preconcetti culturali che i bambini non hanno). Gli studiosi sottolineano che un giocattolo non condizionerà il senso di identità del bambino, che dipende da fattori ben più profondi e complessi.

Non deve essere un criterio di scelta nemmeno il valore economico dell’oggetto (cui spesso non corrisponde il gradimento da parte del bambino). Non sempre infatti un giocattolo importante e costoso susciterà nel bambino curiosità, divertimento ed interesse duraturo. Anche se è molto difficile resistere ai “consigli per gli acquisti”, è importante non farsi sopraffare dai suggerimenti della pubblicità, ma indirizzarsi qualche volta verso un giocattolo “alternativo”: pensiamo alla carta, ai pennarelli, alle costruzioni di legno che sono sempre amati dai bambini fino all’età scolastica.

E' utile mettere a disposizione del bambino una vasta gamma di possibili giochi affinché possa fare le sue scelte in base alle esigenze ed ai desideri del momento, e bisognerebbe cercare di orientare sempre la scelta verso giocattoli che permettano un intervento attivo del bambino, che ne stimolino la fantasia. Questo però non vuol dire esagerare con i giocattoli “intelligenti” (esclusivamente con una finalità didattica), il bambino impara e cresce soprattutto fingendo, inventando, costruendo, recitando una parte.

Se giocare significa anche crescere e socializzare è fondamentale che il bambino condivida il divertimento e la passione per il gioco con gli altri. Crescendo, infatti si sviluppa la sua capacità di giocare con altri bambini (sappiamo che il gioco è primariamente solitario fino a divenire nel tempo socializzato).

Sarebbe utile che i genitori scegliessero i giocattoli non per realizzare i propri desideri insoddisfatti (quello che non abbiamo potuto avere…) o per rivivere le emozioni della propria infanzia (il giocattolo che amavamo da piccoli…) ma pensando alle capacità e alle caratteristiche del proprio figlio. I genitori dovrebbero farsi coinvolgere nei giochi dei bambini e concedere loro spazio e tempo per vivere insieme le tappe fondamentali della crescita.

Perché, ricordiamolo, qualsiasi giocattolo, per quanto sia ecologico e adatto al bambino, non potrà mai sostituire un genuino e affettuoso rapporto con gli altri.

Argomenti:   #adiconsum ,        #bambino ,        #giocattolo ,        #sicurezza



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