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Visto per voi Pinuccio Sciola - Impianto Sonoro Scolpito A Bologna dal 18 giugno – 16 luglio 2006 Di Serena Bertogliatti
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“Perché non parli?” Celebre citazione a Michelangelo, rivolta al suo marmoreo Mosè. Pinuccio Sciola potrebbe rispondere: “Perché il marmo non risuona.” Perché Pinuccio Sciola è riuscito a far parlare la scultura. Impianto Sonoro Scolpito Titolo difficile da decifrare quello che presenta l’installazione di Pinuccio Sciola al Parco Pubblico di Villa delle Rose. Si potrebbe spiegare dicendo che l’artista non ha scolpito la pietra, ma lo spazio, e l’opera non sta nelle grandi sculture di pietra ma nelle incisioni che le rendono strumenti musicali. Incisioni verticali e orizzontali, geometriche, chirurgiche, che accolgono il vento e vibrando lo fanno risuonare; questo è il significante. Ma l’opera non termina qui, perché l’obiettivo è interagire con il pubblico. Lo spettatore diviene a sua volta artista nel momento in cui entra nell’area delle installazioni; i suoni (pre-registrati in Sardegna, patria dell’artista e delle pietre) si modulano al passaggio dello spettatore, ed ecco che l’opera è fatta. I materiali utilizzati da Sciola sono due: calcare e basalto. Roccia sedimentaria che ha origine grazie all’acqua il primo, di origine vulcanica il secondo, sembrano portare con sé le proprie origini. Il suono si modula fluido e liquido, rilassante, nelle fenditure create nel calcare; è invece ruvido e scoppiettante, fomentatore, nella frizione con il basalto. Sciola ignora invece il materiale scultoreo più famoso e pregiato, il marmo. “E’ muto.” Calcare e basalto invece parlano. Quando il vento vi passa attraverso, quando dita umane muovono i sottili listelli in cui sono intagliati, quando altra pietra viene, semplicemente, strofinata sulla superficie. Le rocce utilizzate provengono tutte dalla Sardegna, paese natio a cui l’artista è innegabilmente legato. Punto d’onore a questa regione, che purtroppo troppo spesso viene ricollegata a un’ampia cultura passata priva di punti di forza contemporanei. Più di venti installazioni, rigorosamente senza titolo. Opere d’arte che quasi saltano il passaggio “artistico” (quello in cui vengono esposte, descritte, catalogate e messe in lista d’attesa per essere metabolizzate dalla cultura per poi trasformare la realtà storica), divenendo da subito oggetto in diretta relazione con il mondo circostante. Sono strumenti musicali naturali ricavati dalla materia che più di tutte le altre viene considerata inerte – muto come una sasso, si dice – ancora giovani, ancora da conoscere e rifinire, ma a tutti gli effetti funzionanti. Vengono fatti concerti con queste sculture. Natura e tecnologia s’uniscono per rendere la prima alla portata di tutti, usufruibile come intrattenimento e fonte di riflessione. Perché le opere musicali di Pinuccio Sciola sono di quel che genere che costringono a fermarsi, soffermarsi, riflettere. “Le pietre di Pinuccio Sciola hanno il potere di suscitare l’equivalente di un evento sacro”, ha scritto Gillo Dorfles. Del sacro hanno la vicinanza con i misteri del caos primordiale, dell’incomprensibile ma impossibile da non contemplare. Con quest’evento l’arte non ci propone nuove convenzioni, punti di vista o invenzioni che si distanziano dal comune punto di vista e sono quindi difficili da interpretare; le sculture sono uno squarcio sul primordiale. La terra, l’elemento su cui le costruzioni umane si poggiano, parla. E’ questo che rende eccezionale le installazioni: sono vibrazioni che già conosciamo, gli stessi ritmi naturali che ci regolamentano, e ascoltare le sinfonie create da Pinuccio Sciola altro non fa che permetterci di dialogare con noi stessi. Pinuccio Sciola ha aperto con i suoi intagli una fessura sulla roccia, liberando suoni che non parevano attendere altro che essere ascoltati. Visitare Impianto Sonoro Scolpito ci permette di subire lo stesso evento. Niente di nuovo sul Fronte Occidentale. Una mostra, un suggerimento: ricercare all’interno e non all’esterno le voci che ci possono rinnovare. PINUCCIO SCIOLA Impianto Sonoro Scolpito www.impiantosonoroscolpito.com Parco Pubblico di Villa delle Rose Bologna 18 giugno – 16 luglio 2006 INGRESSO GRATUITO Durante tutta la durata della mostra sono in programma otto appuntamenti con la cultura sarda (ogni martedì e giovedì) per il Salotto di pietra che verrà allestito all’interno del Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio in piazza Maggiore. Inoltre, a partire dal 21 giugno, si svolgerà un ciclo di quattro conferenze tra arte, tecnologia, soggetto e suono, dal titolo “cirConferenze”, che si svolgeranno ogni mercoledì all’interno del Parco delle Rose. Argomenti: #arte , #arte contemporanea , #bologna , #mostra , #recensione , #sciola , #scultura Leggi tutti gli articoli di Serena Bertogliatti (n° articoli 43) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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