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A Torino

Tutti al Mare... a Castellamonte

In veste rinnovata, la Mostra della Ceramica dal 26 agosto al 24 settembre 2006

Di Serena Bertogliatti

Eduardo Alamaro, O’ pitale vesuviano, 1999, ready made ‘rettificato’, h cm 20 x diam cm 24


Con l’edizione 2006 della Mostra di Castellamonte si conclude un ciclo espositivo triennale iniziato nel 2004, quando l’Amministrazione Municipale decise di rinnovare profondamente la locale tradizionale Mostra della Ceramica, trasformandola in una Mostra di Arti Applicate. Aperta ad altre materie, tecniche e discipline, affidata a un esperto come Enzo Biffi Gentili, l’attuale Direttore del MIAAO di Torino, ha come sede principale il Palazzo dei Conti Botton, museo della ceramica. Alta temperatura nel 2004; Alta gradazione del 2005; il 2006 ci riserva

Tutti al Mare…a Castellamonte



Alan Gattamorta, Stufa pagoda, 1985, stufa a legna in mosaico realizzata in cotto composta da sei elementi



Le due edizioni precedenti si sono poste culturalmente in posizione di sfida, dando spazio a tematiche poco politically correct, e questa rimarrà l’impostazione su cui si baserà anche l’edizione del 2006. Il primo “modello” indicato è quello del napoletano Eduardo Alamaro, giunto alla ceramica da una formazione accademica, da architetto.

Notissimo come storico dei Musei Artistico-Industriali dell’800, giornalista e polemista, anche con la sua opera d’artista applicato desta sovente scandalo: ne è prova una sua imbarazzante e “clandestina” suite di lavori dedicata al Golfo di Napoli, rappresentato su tazze da water-closet e pitali (a Palazzo Botton questi suoi oggetti saranno affiancati ad alcuni vasi da notte storici, come quello utilizzato da un Padre della Patria, il canavesano Costantino Nigra, prestato da un locale cultore della materia).

Vi è poi la “scoperta” a livello nazionale fatta quest’anno a Castellamonte: si tratta di Alan Gattamorta, a cui verrà dedicata la sezione MIAAO presenta Gattamorta.

Mosaicista, ceramista, ebanista, acquerellista, Gattamorta è autore di un corpus sterminato di artefatti, da colossali vasi a chine dalle grazie “giapponesi”. A Palazzo Botton un gruppo impressionante di opere in mosaico ceramico non smaltato di Gattamorta sarà installato nella parte più antica dell’edificio, che conserva l’originario paramento in laterizio: un trionfo, quasi un’orgia, dell’estetica del cotto

Livio Scarpella, Yorio, 2005, ceramica policroma dipinta a freddo, cm 65 x 54 x 24



Tutti al Mare… a Castellamonte è quindi in ottima compagnia, e destinata ad allargarsi ulteriormente con altri svolgimenti di un tema che, come ogni paradosso, contiene anche elementi di realtà, e che mostrerà, accanto a ironici souvenir, alcuni indiscutibili “capolavori” come il busto -tipologia di scultura ceramica per la quale Castellamonte fu celebre nell’800- di un elegantissimo e ambiguissimo ‘tipo da spiaggia’ realizzato dal magistrale Livio Scarpella oppure i “piatti da pompa” marinaresca dei faentini del gruppo Elica.
Altre insolite partecipazioni, raccolte nella sezione La grottesca azzurra, sono espressioni di luoghi di produzione ceramica effettivamente marini: dalla Liguria alla Campania, dalle Marche alla Sicilia, in un progetto di rappresentazione di aree fondamentali dell’eccellenza artigiana nazionale patrocinato dall’ AICC, l’Associazione Italiana Città della Ceramica.

Giancarlo Montuschi, Re pescatore, 2002, tecnica mista su tela, cm 60 x 50



La Mostra di Arti Applicate offre quest’anno anche una novità gestionale: sarà affidata al collettivo di giovani Stucas, alcuni dei quali studenti ed ex studenti dell’Istituto Statale d’Arte di Castellamonte, coordinati da Vito Ferro e formati per l’occasione presso il Seminario Superiore di Arti Applicate attivo del MIAAO di Torino, guidato da Enzo Biffi Gentili (che quindi si è trasformato da art director in “tutor” dell’evento).
Questa sperimentazione è stata deliberata per investire sulle giovani generazioni e sul futuro di Castellamonte. Il Palazzo dei Conti Botton diverrà quindi, quest’anno, una “antenna” del MIAAO, che per dichiarata missione è un “museo del progetto” e un “museo diffuso”.
Anche la ex Manifattura Pagliero a Spineto sarà sede di una sezione di Mostra, “autogestita” dagli attuali proprietari, dall’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte e dall’Istituto d’Arte “F. Faccio”: un altro nuovo modello operativo pubblico-privato.


La mostra Tutti al Mare… a Castellamonte sarà visitabile dal sabato 26 agosto alla domenica 24 settembre 2006, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 20. Chiusura il lunedì.
Ingresso libero.
INFO:
Seminario Superiore di Arti Applicate Torino - via Principe Amedeo 8/a
Tel. 011.0702350 fax 011. 0702352
neh@miaao.net
dal 26 agosto: Palazzo dei Conti Botton Castellamonte- Piazzetta Marconi 1
Tel. 0124-513354

Argomenti:   #arti applicate ,        #ceramica ,        #mostra ,        #torino



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