REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno II n° 15 del 07/09/2006 TERZA PAGINA


Cricio è vivo: gli amori impossibili
L’improvvisata
Di Cricio


Sono nella mia stanza dell’hotel e sistemo le cose prese dalla valigia; sono appena arrivato. Squilla il telefonino .

“Ciao Rossana, problemi per domani?”
“No! Mi sono liberata dell’impegno al mattino e allora posso raggiungerti questa sera.”
“Vedo alla reception se c’è una camera libera...”
“No ... lascia perdere ... tanto lo sai che non ... serve.”
“Va bene devo venirti a prendere”
“Meglio che venga in treno... arrivo alle 20:15”
“Va bene sarò alla stazione”
“A più tardi...”
“Ciao ti attendo”


Sono sconcertato. Mesi fa l’avevo invitata passare un weekend con me, prima aveva detto si, poi ha tergiversato. Ma da allora i nostri rapporti si sono diradati. A me è subito piaciuta fisicamente ed evidentemente anche io non le sono stato indifferente. Poi però ho scoperto che il suo carattere, il suo modo di pensare, di organizzarsi, i suoi interessi erano troppo lontani dai miei e mi sono avvicinato ad Enrica che mi piace altrettanto, ma è molto vicina a quello che vivo.

Avevo avvisato Rossana che avrei passato il week-end vicino a casa sua, ma non mi aspettavo che insistesse a venire a trovarmi con il suo fidanzato, solo la domenica pomeriggio però ...
Poi il fidanzato è svanito e ha anticipato l’incontro al mattino ed ora mi dice che arriva il sabato sera. Cosa devo fare? Credo che abbia ragione Enrica, in certi casi è inutile resistere, meglio lasciare che le cose vadano per il loro verso.

Alle 20:15 sono alla stazione, arriva baci ed abbracci. Così ci addentriamo nelle stradine vicine per cercare un posto dove cenare.
Eccolo: un ristorantino tranquillo, ceniamo e poi una passeggiata sul lungo lago. C’è la luna piena che ci intenerisce ancora di più. Ad un cero punto la sento vicina e, con un movimento quasi sincronizzato il mio braccio le cinge le spalle ed il suo mi prende alla vita. La sento trepidante, mentre i profumi della primavera riempiono la notte. Un bacio veloce a fior di labbra, poi uno più intenso a sigillare nel silenzio il desiderio che ci guida, la tensione è forte... mi lascio trascinare senza pensieri, non ricordo più i dubbi, tutto sta correndo.
Abbracciati stretti stretti, come due innamorati romantici ci incamminiamo verso l’albergo.

Appena nella stanza ci ritroviamo in un abbraccio sensuale, carezze proibite sotto i vestiti, che spariscono al tocco. In fine nel letto l’abbraccio teneramente, l’accarezzo delicatamente e la bacio dappertutto.
Nella dolcezza del momento chiudo gli occhi, ma quando li riapro trovo tra le mia braccia Concetta... come sono felice!

In quel momento suona la sveglia che mi dice che è l’ora di alzarmi.

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