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Viaggiare ... in bici Il Parco del Brembo Un'escursione breve, da Bergamo a Bonate Sotto Di Daniela Radici
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Dedichiamo una bella giornata di primavera ad una facile passeggiata in bicicletta che ci porta verso le verdi rive del Brembo. Uscendo da Bergamo per via Broseta osserviamo sulla destra la villa della Benaglia, la duecentesca Stongarda di S.Matteo e, appena prima dell’incrocio con la statale Briantea a Crocette di Mozzo, la villa Masnada, sullo sfondo di un magnifico parco. Imboccata via Crocette ( oggi da fare con prudenza perché c’è da percorrere contromano in un senso vietato per circa 100 metri, ma sono già in corso i lavori che la chiuderanno al traffico automobilistico e finalmente vi sarà una percorso ciclopedonale) proseguiamo per via Verdi, che fiancheggia la ferrovia per Lecco. Al termine del rettilineo, al fianco del centro sociale di Mozzo, si snoda sulla sinistra un viottolo che sottopassa la superstrada Dalmine-Villa d’Almè e sbuca su via Manzoni: lo percorriamo con attenzione, voltando poi in via Mozzi. Saliamo fino al rondò del Pascoletto per prendere a sinistra via Giovanni XXIII, che scende verso Ponte S.Pietro. Conduciamo a mano la bici sotto l’alto ponte della ferrovia per pochi metri di senso vietato e attraversiamo al semaforo la strada Briantea. Via S.Anna ci conduce alla passerella ciclopedonale, da cui possiamo godere un bel colpo d’occhio sull’anfratto profondo del Brembo che divide in due il paese. Superata la passerella, voltiamo a sinistra in via Moioli e proseguiamo diritti oltre il semaforo per imboccare via Camozzi. Entrati in Ghiaie di Presezzo, passiamo sulla roggia Masnada e proseguiamo verso Ghiaie di Bonate fino alla cappella, eretta a ricordo dell’Apparizione nel maggio 1944 ad una bimba che andava a raccogliere fiori per la Vergine. A questo episodio la voce popolare attribuì il miracolo dell’annullamento della incursione aerea su Bergamo già programmata dall’aviazione angloamericana. Per proseguire verso il Parco del Brembo dobbiamo condurre a mano la bici: la nuova superstrada va sottopassata per un viottolo dal fondo sconnesso che oltre il tunnel diventa stretto sentiero con un bivio: salendo a destra si può raggiungere un fontanino e proseguire per Mezzovate (frazione di Bonate Sotto) borgo medievale con un bel torrione in ciottoli di fiume e case fortificate. Noi teniamo invece la sinistra, superiamo su ponticelli di legno due corsi d’acqua e pedalando tra i campi raggiungiamo il PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del basso corso del Brembo, istituito per ora da 7 comuni lambiti dal fiume per la tutela di un’area che presenta interessanti aspetti paesaggistici e storici. Ci troviamo ben presto immersi nella natura: il greto ciottoloso e le acque verdi del Brembo, i cespugli di rose selvatiche e ligustro profumato sembrano invitarci alla sosta nelle radure attrezzate con tavoli e panche. Dopo il picnic, ripercorriamo il sentiero verso le Ghiaie; entrati in Ponte S. Pietro arriviamo di nuovo al semaforo: voltiamo a destra per via Roma, attraversiamo il Brembo sul vecchio ponte e sempre tenendo la destra superiamo il ponte sul Quisa ed entriamo nel comune di Curno imboccando a destra via Liguria e poi via Lungobrembo. La percorriamo fino a svoltare a sinistra in via Brembo, che in lieve salita (semaforo al sottopasso) ci porta nel centro del paese. Arrivati davanti alla chiesa parrocchiale, imbocchiamo a destra via Gamba e poi via per Curnasco: alla rotonda di via Fermi, pedaliamo a sinistra per pochi metri sulla pista ciclabile che sottopassa l’asse interurbano. Prendiamo quindi, sotto l’alto pilone metallico, lo sterrato a lato del canale Serio Piccolo che ci riporta in città: anche se il fondo è un po’ sconnesso, godiamo del piacere di pedalare senza fretta lontani dal traffico in un ambiente ancora rurale, con i verdi colli di Bergamo davanti a noi. Argomenti: #bergamo , #bici , #bicicletta , #brembo , #turismo Leggi tutti gli articoli di Daniela Radici (n° articoli 43) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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