REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno II n° 16 del 21/09/2006 IL MONDO - cronaca dei nostri tempi


L’Amore che cambia: nuovi stili di vita della coppia italiana
I fidanzati d’Italia aspettano 5 anni e sperimentano la convivenza prima del matrimonio, e dalla rete arriva la moda del 'couple-surfing'
Di Sara Giostra


Si dice che il tempo renda diverse le persone, il carattere, i gusti e le abitudini. Se poi le persone sono due innamorati e vivono insieme la vita di coppia, allora è anche la coppia a subire le trasformazioni quando si discute di amore, convivenza, matrimonio, famiglia, lavoro e tempo libero. Cambia la durata del fidanzamento e del matrimonio, si consolida la convivenza prematrimoniale, e i figli? Se ne desiderano al massimo due.

E’ uno studio pubblicato nel volume «La vita di coppia» a rendere noti alcuni risultati dell'indagine «Famiglia e soggetti sociali» svolta dall'Istat nel 2003 su un campione di oltre 19 mila famiglie per un totale di circa 49 mila individui.
Secondo tale indagine il periodo del fidanzamento prima di pronunciare il fatidico “si” è quasi raddoppiato rispetto al passato: negli anni Sessanta il fidanzamento durava 3 anni, mentre oggi si protrae in media per 5 anni.

La parola d’ordine sembra essere quella della convivenza prematrimoniale. La coppia preferisce aspettare prima di convolare a nozze e magari conoscere meglio il proprio partner , perciò sceglie di sperimentare una convivenza che in qualche modo anticipa il modello matrimoniale e si configura sempre di più come un periodo di prova: il 60,5% dei coniugi lo ha fatto «perché la vita in comune ha confermato che potevamo sposarci». La durata varia a seconda che si tratti del primo matrimonio (un paio di anni), o rispetto ad una seconda esperienza alle spalle (quattro anni). Le percentuali dimostrano che la convivenza prematrimoniale è diventata una tradizione ormai consolidata. Se solo l'1,4% dei matrimoni celebrati prima del 1974 era stato preceduto da una convivenza, tale quota raggiunge tra il 1999 e il 2003 il 25,1%.

Negli anni, insieme agli stili di vita, sono cambiati anche i luoghi che favoriscono l’incontro dei partner. L’amore della vita non abita più nella porta accanto o nel vicinato, né lo si incontra più in case di amici o parenti e in occasione di feste di paese. Così accadeva per i nostri genitori o i nostri nonni, invece per le persone sposate negli ultimi dieci anni il colpo di fulmine scatta nelle feste tra amici anche a casa di conoscenti o parenti, o per il nostro collega di lavoro, a seguire la discoteca, la strada, e infine i luoghi delle vacanze e dello studio.

Ma sarebbe opportuno riflettere sul perché diventa così difficile oggi mettere su famiglia, costruirsi una casa o vivere serenamente la vita matrimoniale. Il 42,7 % ritiene che sposarsi possa significare un peggioramento della situazione economica.
L’ostacolo principale è trovare un lavoro per entrambi e anche quando il lavoro c’è non è detto che sia sicuro e duraturo. Le spese per sostenere una famiglia sono onerose: mutuo per la casa o canone di affitto, acquisto dei mobili, bollette di luce gas e telefono che negli ultimi anni hanno registrato un rincaro. L’autovettura è necessaria per spostarsi e per lavorare e anche in termini di manutenzione e assicurazione costituisce una spesa ineliminabile. Di qui potremo aggiungere un interminabile elenco di costi ulteriori che comporta la crescita di un figlio dall’età infantile a quella adulta (si pensi alle tasse per poter frequentare gli studi, i libri di testo e l’Università), senza scordare i rincari dei beni alimentari e in generale del costo della vita dovuto all’aumento del tasso di inflazione nel nostro paese.

Riflettiamo anche sui fattori personali e del rapporto tra i due sessi all’interno del matrimonio. Anche la libertà e l’indipendenza viene meno quando si è sposati. I partner svolgono assieme molte attività, soprattutto nel tempo libero: fare la spesa, passeggiare, andare a trovare amici o parenti. Naturalmente cambia anche la gestione del tempo libero quando si decide di crescere un figlio. Il gioco e le uscite con i figli sono le attività che coinvolgono prevalentemente la coppia , per il 19,7% delle coppie non coniugate l’avere o meno un figlio è motivo di discussione. La maggioranza delle donne che vivono in coppia (55,6%) vorrebbe avere due figli. Ma chi si prende davvero cura dei figli e della casa? Le donne anche se lavorano. Il 77,7% delle mogli è soddisfatta della suddivisione del lavoro domestico con il partner. Nonostante l’ottimismo la donna fa fatica a conciliare lavoro/vita privata e soprattutto stretta tra tutti questi impegni non trova spazio per vivere il proprio tempo libero, sia perché i servizi socio-assistenziali scarseggiano nel dare risposta ai genitori lavoratori, e sia perché tra le pareti domestiche gli uomini stentano a sganciare loro stessi e le donne da vecchi stereotipi.

Da questo quadro generale emerge la tendenza ad essere fidanzati di lungo corso, una convivenza sicura e un matrimonio in forse. Ma se non vogliamo farci mancare proprio niente ecco l’ultima novità per “gli innamorati del web”. Si chiama couple-surfing è l'abitudine di navigare in coppia condividendo la propria vita digitale ognuno dal proprio pc. A quanto pare innamorarsi e conoscersi tramite internet non è più, ormai da molto tempo, una novità. È sufficiente avere un pc con connessione alla rete e scrivere ed ecco che il virtuale si colora di reale: l’invio di messaggi istantanei permette agli innamorati di scambiarsi i loro pensieri e i link preferiti , di comunicare ognuno i propri interessi, di corteggiarsi e quando capita anche di litigare. E se lo desiderano decidono che musica ascoltare insieme ed in tempo reale, è sufficiente scambiarsi gli mp3 e l’atmosfera romantica è cosa già fatta.
Chi non ama internet perché non crede nelle relazioni tramite il virtuale è costretto a ricredersi. Chi è timido ed ha difficoltà ad esporsi invece trova proprio nel couple-surfing la giusta soluzione.

A dire il vero questa nuova tendenza a comunicare tramite la rete potrebbe nascondere il disagio di molti: la difficoltà di esprimersi, la paura di esporsi, l’insicurezza e la sofferenza per lo stato di solitudine. Quindi consiglio utile è quello di usare con saggezza la “ rete” . E’ un importante input per conoscere, scoprire e socializzare, ma non scordiamo che dietro il pc ci sono sempre donne e uomini che vivono una vita reale ognuno con i loro pregi e difetti, punti di forza e debolezze.

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