|
|
Anno II n° 19 DICEMBRE 2006 TERZA PAGINA |
|
Dialogo tra innamorati
Di Cricio & Tati
|
|
La luce fredda di una luna piena illumina un angolo di un parco. Nella brezza notturna, tra le fronde fruscianti si confonde una coppia stretta stretta. Sembrano un unica persona, ma sono due, ed è difficile distinguerli. Si sente un mormorio, e non è difficile intuire il discorso fitti fitto che i due amanti intrecciano. - Tesoro non posso fare a meno di te, ma... - Sai, vorrei che questa notte non finisse mai… come tante altre volte, ho sperato che il Signor Tempo potesse così generoso d’arrestarsi… fermarsi nel momento stesso in cui Io e Te ci incontriamo. Mi stupisco di tale pensiero ma… è la verità… I tuoi gesti diventano dolci lacci che si trasformano in briglie con cui mi sproni ad essere al tuo comando. Lo sai, le tue parole sono come catene poste polsi di un prigioniero ed ogni tua singola parola diventa condanna o soluzione… infinita tortura dei miei sensi… libertà e pena allo stesso tempo. - ...è difficile riuscire a stare insieme, dovremmo fare di più per liberarci dei nostri impegni. Dimenticare i doveri e vivere solo per noi. Concentrarci sulla nostra essenza e dimenticare quello che gli altri pretendono da noi. Abbiamo il diritto di vivere la nostra vita. Dalla prima volta che ti ho visto, non ho potuto fare a mento di te. Ma quanti problemi... - ...ti devo confessare che adoro solleticare il nostro amico Tempo perché mi rammenti i nostri ricordi. Nello sfogliare queste carezze del Tempo ho sentito sempre più crescere un sentimento di felicità, ma anche di angoscia. Se devo seguire il consiglio della mia amica sincerità e togliermi questo candido velo d’amore dagli occhi... capisco che, per seguire il mio amore, sono andata contro la mia stessa natura. In ogni istante che vivo con te è come se sentissi un serpente... si, un serpente, che striscia dal mio cuore carico di amore verso la mia testa... ed una volta raggiuntala, subito dopo ridiscendere pieno di veleno di paura ed angoscia. Sento l’esigenza di farmi cullare dalle onde del tuo amore, ma se rifletto... sento che mi mancano le forze per tornare in me… e per vedere oltre, oltre a questo. - Mio tesoro, come devo dirti che non posso esistere senza di te, come potrei esistere se non potessi accarezzare con le mia mani la mia Realtà, se non potessi baciare le sua labbra che sanno della sua essenza. Tu sei dura, e mi dai il senso della vita, ma... se non metti il sogno al centro del tuo futuro come puoi sopravvivere? Il sogno, non la fantasia, è quello che senti dentro di te e che nessuno ti impone, è quello che vorresti essere; se non dai ascolto a questo che vita ti si prospetta? Ecco che gli innamorati si lasciano cullare dal sogno e sono felici. Il sogno li riscalda e gli da la forza di superare le difficoltà. Tesoro, non lasciarti traviare dalla sincerità. È importante, ma a volte non da la misura dei sentimenti ed il velo d’amore è la nostra natura che ce lo impone, per superare le asperità del reale. Realtà io vivo in te. - ...oh... le tue parole lo sai mi fanno volare... piccole farfalle colorate attorno a me... ma è così difficile. Il mio cuore è legato ed ha come aguzzino l’intelletto. E' vero, tu sei per me l’Isola... la mia Isola, il mio porto sicuro dove approdare. Lo sai, certo che lo sai. Tu illusionista di quest’isola, tu artista nel cambiare ogni giorno la mia vita a seconda dei colori dell’arcobaleno. Mi dici che devo tener conto del futuro? Proprio perché penso a questo figlio del Tempo che verrà... cerco... malgrado non ci riesca... di vedere oltre, di alzare lo sguardo oltre alla nostra isola... per cogliere quello che c’è attorno. Non si può vivere di splendidi riflessi di luce colorata... Caro amore, così il mio intelletto mi sussurra: di recidere le nostre comuni radici. Staccarci dalla nostra edera... se sapessi... il mio piccolo scrigno di cuore nel petto, soltanto nell'udire il fremito o lo scalpitio di questi pensieri sanguina. Sanguina di gocce rosse di passione miste a gocce di fumo di dolore... perdonami amore, se le mie labbra così lodate da Te... parlano... sputano lance di fuoco contro ciò che abbiamo creato, ma qualcosa, qualcosa mi richiama oltre quest’isola... perduta, rispetto al mondo che ci gira attorno. la nostra Isola, quella ci fa sentire vivi... piccola mia, mio grande tesoro, la dobbiamo realizzare: deve diventare Realtà. Tu solo puoi fare questo, senza di te l’isola non può esistere, ma volteggerebbe solo nella mia mente. Il profumo dei tuoi capelli, la tua pelle liscia, gli occhi tuoi che vedono oltre il sogno, sono per me la certezza di cui ho bisogno. Lasciati stringere forte, lasciati baciare fino alla stanchezza, uniamoci di più in un unico modo di esistere... - ...l'intreccio di fili invisibili ci stringe fino a fonderci, tutto mi si è svelato... il nostro amore diviene da prigione a libertà, da labirinto a sentiero facile da trovare... forse... si, forse il mio intelletto voleva soffocare ciò che è più grande di lui, il nostro amore... Certo, la nostra isola è sempre esistita ed è cominciata ad essere quando i nostri cuori hanno iniziato a battere all'unisono, un'unica se pur variegata armonia, comprensibile solo nell’unione... solo quel fluido magico che risuona nel mio orecchio come nel cuore mi permette di vedere oltre... si, oltre la Realtà... Oltre me stessa... verso il mio sogno Nella brezza notturna, tra le fronde fruscianti si confonde una coppia stretta stretta. Sembrano un unica persona, ma sono due, ed è difficile distinguerli. |
|
© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato |