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Il film dell’orrore: la scuola oggi! Siamo scossi dall’ultimo fatto dell’asilo nido della 'Olga Rovere' e la sensazione è di trovarsi di fronte ad un film dell’orrore. Ecco, questo deve farci pensare, dalle montature del sistema mediatico alla estrema inaffidabilità del sistema scolastico Di Giovanni Gelmini
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Siamo scossi dall’ultimo fatto dell’asilo nido della "Olga Rovere" e la sensazione è di trovarsi di fronte ad un film dell’orrore. Ecco, questo deve farci pensare.
La prima cosa che proprio questa sensazione ci indica è che possono esserci delle “montature”. Oggi il sistema della comunicazione, compreso quello della percezione, tende ad amplificare enormemente i fatti. Per “stupire” i giornalisti tendono a enfatizzare, a sottolineare particolari che la nostra mente recepisce ed amplifica ulteriormente. Quando ci sono di mezzo infanti bisogna invece essere moto cauti. Noi siamo sempre per non condannare prima dei giudici e forse neanche dopo, ma in questi casi si deve essere attenti cento volte di più, perché la mente infantile ha difficoltà a distinguere la realtà dalla favola e quindi è facilmente indirizzabile anche inconsciamente. È quindi possibile che una madre involontariamente abbia realizzano una “favola” feroce, nella mente di suo figlio instillando i suoi dubbi come certezze e questo poi si sia riprodotto in altri. Ma i fatti emersi, al di là che siano più o meno veri, impongono comunque alcune riflessioni sulla scuola. La prima e più evidente, anche dai tanti fatti avvenuti in scuole di vario grado, è la assoluta carenza di sicurezza e di controllo, sia sui locali, sia sui comportamenti di docenti ed allievi. Non esistono e non si vogliono le strutture di controllo e lo scarso personale che dovrebbe presidiare i “corridoi” in genere è impegnato a fare altro. La video-sorveglianza viene rifiutata perché è “scomoda” e si mistifica ciò col rispetto della privacy. La seconda è la mancanza di preparazione, selezione e verifica dei comportamenti dei docenti. La laurea fa titolo e l’anzianità merito. Quanti docenti diventano inaffidabili e così vengono in continuazione palleggiati da una scuola all’altra invece di affidare loro altri incarichi, in modo che possano tornare affidabili? No il docente ha la “cattedra” e con questa può girare ovunque: è un diritto divino. Lui ha il diritto ad insegnare, non il dovere! Non parliamo dell’aggiornamento che è un optional, tanto lui sa tutto. Questo introduce il terzo punto il rapporto tra docenti e genitori. Non è un rapporto, ma uno scontro. I docenti sanno tutto, quindi quello che dicono i genitori sono scempiaggini per definizione, anzi come si permettono? I genitori, sempre per definizione, sono incompetenti. In compenso i genitori non sono da meno. Quando si va dal “professore” si deve difendere il figlio a spada tratta, negare tutto e tutti. Il proprio figlio è un angioletto che studia sempre, ubbidiente tranquillo e se il professore facesse grazia di dare 6 invece di 5 sarebbe una cosa meravigliosa. Come se i voti e il “pezzo di carta” fossero la cosa che farà la vita del figlio e non che la vita sarà condotta dalle capacità acquisite, dalla capacità di relazionarsi con gli altri, dall’avere idee chiare e concrete. E in questo balletto di ipocrisie e scemenze chi ne soffre sono i figli: i fondamenti della società futura. Argomenti: #attualità , #riflessioni , #scuola , #sicurezza , #sorveglianza Leggi tutti gli articoli di Giovanni Gelmini (n° articoli 506) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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