REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno III n° 6 GIUGNO 2007 vol II° MISCELLANEA


Bici in treno: come fare?
Di Daniela Radici


Come da anni succede in Svizzera, in Austria e in altri Paesi europei, anche in Italia il trasporto delle bici sui treni sta diventando regola e non più eccezione. Il treno può servire ai turisti in bicicletta non solo per i lunghi trasferimenti ma anche per raggiungere città da visitare, per evitare salite e percorsi troppo impegnativi o poco interessanti, per salvarsi da un temporale o da una "cotta"…

Treno+bici: le cose da sapere sono illustrate in un manualetto di Trenitalia, completato dall’opuscolo “Bici sul treno in Lombardia” edito dalla Regione Lombardia in collaborazione con Fiab (Federazione Amici della bicicletta).
È permesso trasportare le due ruote sui convogli di Trenitalia contrassegnati dal disegno di una bicicletta stilizzata ("pittogramma" nel linguaggio ufficiale delle ferrovie), che sono in genere i treni Regionali, Diretti, Interregionali. Non è consentito invece il trasporto della bici su Eurostar, Pendolino, Intercity, a meno che sia chiusa in una sacca porta-bici, equiparata ad una normale valigia.

La bicicletta va sistemata nel vano apposito, che in genere si trova all'inizio o alla fine del treno. Ciclisti singoli o in piccoli gruppi possono in realtà viaggiare senza problemi su tutti i tipi di vagoni, anche quelli privi di un grande vano-bici. In effetti, i vagoni più moderni hanno piattaforme di accesso ampie e minivani presso le singole porte, che possono ospitare grappoli di due-tre bici. Moltiplicando questi grappoli per tutte le piattaforme del treno, la ricettività per le bici diventa accettabile anche quando manca il grande vano unico (qualche problema può sorgere per le carrozze di vecchia generazione, divise in scompartimenti).

È ammessa una sola bici per viaggiatore, che non sia più lunga di due metri: perciò è impossibile sui treni italiani trasportare tandem e rimorchi per bagagli o per bambini. Nelle stazioni è proibito pedalare in sella alla bicicletta, ma questa va condotta a mano… fortunatamente, è consentito spingerla e non portarla sollevata!
Il prezzo del supplemento per il trasporto della bici in aggiunta al biglietto per la persona costa 3,50 Euro, con diritto a viaggiare per 24 ore su tutta la rete nazionale. Si può anche pagare un secondo biglietto-passeggero (conveniente per tratte brevi, se costa meno del supplemento bici).

Il prezzo del supplemento per le relazioni internazionali è di 5+10 Euro e consente di completare l'itinerario con i treni del servizio locale.
Come il biglietto personale, anche il supplemento-bici deve essere timbrato e conservato fino alla fine del viaggio; la parte adesiva deve essere applicata alla bicicletta. Per i viaggi in gruppo con numero di bici superiore a dieci bisogna prenotare per iscritto almeno sette giorni prima.

Gruppi molto numerosi, che richiedano l'aggiunta di vagoni alla normale composizione del treno, pagano un tassa aggiuntiva stabilita di volta in volta. Per gli iscritti alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) Trenitalia pratica sconti consistenti. Il trasporto delle bici è possibile anche sulla MM milanese (con restrizioni di orario), sulla Navigazione Laghi, sul traghetto leonardesco di Villa d’Adda e gratuitamente sul TrenoBlu Bergamo-Palazzolo-Paratico.

Vale la pena infine di ricordare che nelle giornate BICINTRENO (nel 2007 è stato il 9 aprile, Pasquetta) le bici viaggiano gratis, giusto premio per chi muovendosi con mezzi ecologici - treno e bici - non fa rumore, non inquina l'aria, non riduce le strade ad una distesa di lamiere…


Ulteriori informazioni su: www.trenitalia.com, www.fiab-onlus.it, www.aribi.it

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