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Anno III n° 6 GIUGNO 2007 vol II° EVENTI |
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Mostra d’arte moderna
Next - Paolo De Stefani, Nicola Torcoli, William M. Zanghi
Da Franca Pezzoli -ARTE CONTEMPORANEA a Clusone dal 23 giugno al 16 luglio 2007
Di Serena Bertogliatti
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Una mostra che si proietta nel futuro prossimo, pronta a lanciare nomi emergenti del circuito artistico. Parliamo dell’Arte oggi, a cui è rimasto il ruolo di specchio sulla realtà – uno specchio che può apparire deformante, difficile alla comprensione, ma che proprio grazie ai giochi di forma esalta particolari comunemente non percepibili. Si comincia con Paolo De Stefani, artista chiavennasco che dialoga per essenzialità. L’atelier di Franca Pezzoli accoglie lo spettatore con un’opera monocromatica, in cui sono le ombre a definire i neri. Si tratta di Momento musicale II, lato di un metro e mezzo; una tecnica mista in cui a far da regina è la carta, supporto sommamente amato dal realizzatore. In contrapposizione alle sue opere, difatti, vi è un lungo e dedito lavoro per la fase materiale di realizzazione: la carta viene tratta in diversi modi, unita ad altri materiali che ne facciano emergere le potenzialità, e poi mantenuta nella propria purezza. Gli interventi pittorici di De Stefani rimangono sempre minimi, più vicini alla grafica che alla pittura: le linee servono a definire gli spazi, più che a colmarli; i pieni controbilanciano i vuoti, in armonie musicali ricorrenti. Totalmente diverse sono le argomentazioni di Nicola Torcoli, che controbilancia il minimalismo quasi religioso di De Stefani con quadri che inneggiano al colore vivido. Sembrano foto sovrailluminate, quelle dell’artista, scorci visti in un pomeriggio così assolato – o in una notte così accecante – da sfumare i contorni e riportare le forme alla dimensione pura, in cui non sono né la linea né la tridimensionalità a veicolare la percezione. Alla domanda: “Come definiresti l’arte e gli artisti?” la sua risposta non è difatti meno d’effetto: “Si dice che i cannibali mangino i loro nemici più terribili e rispettabili per appropriarsi della loro capacità. Gli artisti fagocitano il mondo che li circonda, ma in fondo non fanno altro che parlare di sé.” A una simile domanda, la risposta di William M. Zanghi è invece più criptica, aperta all’interpretazione – o forse aperta alla risposta che darà la sua stessa arte. “[L’arte è] riuscire a collocare dei pezzi sbagliati in un puzzle perfetto già contenuto tra i due confini naturali..”» Le sue opere sono difatti più tenui, più predisposte a essere luogo in cui lo spettatore possa calarsi e riflettere, in tele in cui l’azzurro dell’acqua giunge all’occhio prima delle figure umane rappresentate. Quella lanciata da Franca Pezzoli è una sfida alle prossime barriere dell’arte, che sempre più lotta per trovare un senso nel contemporaneo. Quel che ha fatto è stato scegliere tra gli attuali artisti emergenti quelli che potessero rivelarsi più promettenti, ed essere un giorno ospiti unici del suo atelier e non invece nomi all’interno di una collettiva. Next. Parola veloce, promettente, predisposta a descrivere qualcosa che ci attende nel futuro prossimo. La possibilità di cogliere frammenti da ciò che ci aspetta Questo evento è segnalato dall'Hotel Garden NEXT PAOLO DE STEFANI NICOLA F. TORCOLI WILLIAM M. ZANGHI
A Clusone dal 23 Giugno al 16 Luglio
2007 |
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