Ecco un'operetta ricca, briosa, piacevolissima e non si può che concordare con quanto ha scritto il “Berliner Tageblatt” il 10 novembre 1930, quando ha pubblicato la recensione della prima mondiale di Al Cavallino Bianco: "Questa operetta è un abbonamento per la felicità, per il suo denaro, un uomo non può pretendere di più".
Infatti è un po’ operetta, un po’ commedia musicale, un po’ rivista, e così viene eletta dal pubblico fin dal suo apparire, come uno spettacolo “scacciapensieri” capace di funzionare sempre e dappertutto.
La trama è classica, ma la vicenda si arricchisce di elementi gustosi e gag formidabili.

Al Cavallino bianco prende il nome dall’hotel, in Austria sul lago di S. Wolfgang, dove è ambientata l’operetta.
L’Hotel è gestito dalla bella Gioseffa, per i cui “occhioni” molti cuori si sono infranti. Un tempo, forse, anche il cuore dell’Arciduca, oggi però che batte per lei è quello del primo cameriere Leopoldo, il quale, un po’ per ripicca e molto per gelosia, cerca di creare una serie di complicazioni. Ma la bella Gioseffa sa come tenere a bada un innamorato troppo impetuoso, anche perché tra una gita al lago e una danza alpina al Salzkammergut il da fare nell’hotel non manca. Se poi, all’improvviso, arriva anche l’Arciduca, il quadro è completo.

Ma come in tutte le favole le cose alla fine si appianano, comprese quelle di origine sentimentale che rendono così piacevole e movimentato il soggiorno ai simpatici ospiti Claretta, Sigismondo, Ottilia, Bellati.
E così arriva l’immancabile lieto fine e con matrimoni (fra cui quello fra Gioseffa e Leopoldo) e giuramenti di eterno amore.
Il sogno di concordia e di armonia, che intreccia le loro vicende a quelle del “Cavallino Bianco” dalla bella insegna, è destinato a rinnovarsi ad ogni nuova rappresentazione.



LA VALLE DELL’ADDA
Festival Spettacolo con la gente del fiume
Compagnia dell’Oniro presenta
Al Cavallino Bianco

Ingresso libero

A Castelnuovo Bocca d'Adda
Sabato 21 luglio, ore 21.30 Piazza Garibaldi
Musicisti: Ralph Benatzky – Robert Stolz – Bruno Granichstaedten –
Librettisti: Hans Muller – Erik Charell – Robert Gilbert
Prima esecuzione: Berlino, Grosses Schausspielhaus, 8 novembre 1930

Cosetta Gigli: Gioseffa
Italo Ciciriello: Zanetto
Luigi Paulucci: Leopoldo
Sabrina Testa: Ottilia
Orsetta Borghero: Claretta
Marco Manca: Sigismondo
Guido Trebo: prof. Hinzelmann
Barbato De Stefano: Arciduca


Una grande voce nel panorama della musica lirica italiana: Edoardo Guarnera, chi non lo ricorda nelle sue innumerevoli partecipazioni televisive dal Bagaglino, alla fortunata trasmissione di Paolo Limiti, accompagnato da Pippo Santonastaso, un altro grande artista che ha scritto pagine molto interessanti nel cabaret italiano assieme al fratello Mario e quasi protagonista nelle classiche commedie all’italiana tipo “Spaghetti a mezzanotte” con Lino Banfi, Teo Teocoli e Barbara Bouchet?
Oltre a Cosetta Gigli che prosegue nel difficile percorso dell’eredità artistica del suo più famoso parente Beniamino Gigli.

Comunque sia Edoardo Guarnera, Pippo Santonastaso e Cosetta Gigli, insieme ad un cast eccezionale con Bibiana Carusi, Luigi Paulucci, Italo Ciciriello, Marco Manca, Guido Trebo, Orsetta Borghero confermano una stagione teatrale all’insegna di grandissimi successi, lasciando piacevolmente sorpresi tutti gli spettatori da Aosta a Palermo che hanno assistito all’Operetta “AL CAVALLINO BIANCO”.