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Viaggiare in bicicletta Cremona e la sua campagna rigogliosa Di Daniela Radici
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Passeggiando in bicicletta nei dintorni di Cremona scopriamo un mondo agricolo ancora intatto, in cui si sommano in perfetta armonia architetture e paesaggi diversi: cascine, ville patrizie, borghi rurali, boschi, colture tipiche, panorami fluviali. Arrivati alla stazione ferroviaria ci dirigiamo subito verso il centro percorrendo via Palestro; al numero 17 notiamo la grande mole del palazzo Affaitati, che ospita il Museo Stradivariano (con numerosissimi documenti dell’attività del grande maestro liutaio cremonese), il museo archeologico, varie raccolte artistiche e soprattutto la pinacoteca Ala Ponzone, ricca di dipinti di scuole italiane e straniere antiche e moderne. Raggiungiamo in breve Piazza del Comune, centro artistico della città: è una delle più belle piazze medievali d’Italia per l’insieme dei monumenti che la circondano: il Duomo romanico, il Torrazzo (altissima torre campanaria simbolo della città), il Battistero, la Loggia dei militi e il Palazzo del Comune, costruito tutto in cotto. Nello storico edificio, ornato di scaloni e sale sontuose con arredi e dipinti di pregio, c’è anche il ”santuario” dei violini più preziosi della città, cinque capolavori di Stradivari Guarnieri e Amati custoditi in una teca di cristallo nel cuore del palazzo. Si può visitare tutti i giorni (la domenica solo al mattino). La campagna intorno a Cremona invita a pedalate tranquille lungo piste ciclabili, alzaie, stradette di campagna con scarso traffico. Due sono i percorsi ad anello proposti dallo stampato della Regione Lombardia “In bicicletta lungo il Po”: il primo, fra i paesaggi del Po e del Morbasco, prende avvio da Largo Marinai d’Italia, tocca le antiche Colonie padane, raggiunge la foce del Cavo Morbasco seguendo la strada alzaia del Po, immerso in paesaggi agrari e fluviali di grande fascino. Da qui la ciclovia ritorna in città seguendo il corso del canale e attraversando l’abitato di Bosco ex Parmigiano, lungo le vie Bosconcello e Boscone, fino alle ex fornaci Frazzi. Un secondo percorso si snoda nelle campagne fluviali di Stagno Lombardo, antico confine tra le terre borboniche e il Ducato di Milano. Il sentiero ciclabile attraversa una zona ricca di bodri (stagni) e vegetazione palustre, con lunghi tratti sopraelevati rispetto ai verdissimi campi, fiancheggiato da filari di pioppi. Lungo il percorso s’incontrano splendide cascine e riserve naturali protette. Tornando verso Cremona, poco prima di Porta Romana, in una suggestiva piazzetta si trova la chiesa di San Sigismondo, eretta alla fine del 1400 per volontà di Bianca Maria Visconti sul luogo di una cappella in cui nel 1441 erano state celebrate le sue nozze con Francesco Sforza, futuro signore di Milano. L’interno è interamente decorato con affreschi ben conservati di scuola cremonese del sec. XVI (i Campi, Boccaccino, Gatti). Della stessa epoca il piccolo suggestivo chiostro. Prima di lasciare Cremona è consigliabile una visita al Museo della civiltà contadina (al numero 51 di via Castelleone, la statale per Milano) nella ex cascina Cambonino: è una interessante raccolta di attrezzi e documenti sulla vita nelle campagne fra ‘800 e ‘900. Argomenti: #bici , #bicicletta , #cremona , #turismo Leggi tutti gli articoli di Daniela Radici (n° articoli 43) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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