La leggenda degli Argonauti, che affonda le sue radici in epoca remotissima (“la nave di Argo a tutti ben nota” è menzionata da Omero nell'Odissea), riguarda l'impresa di Giasone e dei suoi compagni, giunti nel lontano paese della Colchide sul Mar Nero per impadronirsi del vello d'oro del montone su cui Frisso dalla Grecia era volato in quella lontana regione dell'oriente.
La difficile impresa era stata chiesta a Giasone da Pelia, re di Iolco in Tessaglia, cui Giasone stesso aveva domandato la restituzione del trono strappato ingiustamente al padre.
Il ritorno in patria verrà salutato dal pieno successo e dall'unione tra Giasone e Medea. La storia sarà trattata in maniera diversa da vari autori greci e latini, Pausania, Euripide, Apollodoro, Valerio Flacco, Seneca…
Il mito apparteneva al più illustre patrimonio di memorie antiche della Grecia. Forse l'impresa coloniale nel mar Nero è realmente avvenuta, ma alla base del racconto sta anche un mito naturale, agrario secondo gli uni e solare secondo altri. Il vello d'oro su cui Frisso ed Elle viaggiavano non sarebbe che una nube di pioggia che va ad irrigare l'Oriente e lascia secca la Grecia per poi ritornare in Occidente. D’altra parte, il nome di Medea compare già nella “Teogonia” di Esiodo.
Scritto durante il periodo in cui Apollonio Rodio fu direttore della famosa Biblioteca del Museo di Alessandria, il poema si distingue dai precedenti omerici per un nuovo modo di valutare l'eroismo, per l'attenzione all'angoscia dell'uomo, all'emergere della femminilità come elemento degno di essere pienamente illuminato, per la mentalità scientifica, il realismo descrittivo, la capacità di riprodurre artisticamente e con assoluta precisione i processi intimi dei personaggi nelle loro diverse fasi.
Infine, assistiamo in questo versi ad una eloquente denigrazione dell'Eros, in quanto elemento che contrasta drammaticamente con il fine umano della felicità.
Venerdì
14 marzo 2008, ore 21 Teatro
All’Antica di Sabbioneta
GIASONE E MEDEA dalle
“Argonautiche” di Apollonio Rodio
Eeta
(Antonio Zanoletti) Medea
(Giorgia Senesi) Giasone
(Fausto Cabra) Argo
(Alessandro Mor)
Coro: Emilio
Zanetti Camillo
Rossi Barattini Flauto
traverso: Sergio Zampetti
Drammaturgia
e Regia di Fabio Battistini
Ingresso
libero
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Informazioni:
Tel. 0376-221259
www.centropalazzote.it
www.capitalespettacolo.it
Oppure Comune di Sabbioneta – tel 037552085
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