- Ehi Tati, come stai con i Tacchi a spillo?
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A dir la verità li adoro, ma non so ondeggiarci sopra come vorrei, ma perché me lo chiedi?
- Guarda qua, a Vigevano, nel castello, c’è una mostra di scarpe con i tacchi a spillo, ma lo sapevi che il tacco a spillo è un'invenzione dei calzolai vigevanesi? Si sono resi conto che l’eleganza della scarpa femminile migliorava se il tacco diventava alto, ma minimo come impatto visivo: la donna diventava slanciata, ma per alzare il tallone, usando tacchi in legno, uscivano delle “zeppe”, veramente poco eleganti e che danno, a mio avviso, un passo da anatra alla donna, cosa ben poco attraente. L’anatra è buona se cucinata all’arancia.
Ecco così, che da bravi artigiani, si sono messi a studiare il problema e, come sempre, la soluzione viene dal “cambiamento”: uscire dal percorso fatto fino ad allora.
Siamo nel ‘53, se fino a quel momento per fare una scarpa si usavano cuoio, pelli, legno e qualche volta cartone, a qualcuno è venuto in mente di introdurre un nuovo materiale per risolvere il problema: l’alluminio. Leggero, resistente e prende le forme in modo perfetto. Si parla tanto di innovazione, la creatività e l’attenzione al mercato sono il modo di innovare ancora oggi per le piccole imprese.
- Le scarpe... non so perché su di me hanno un potere enorme, vorrei comperarle tutte.
Curiosa questa cosa, le tecniche per produrre le scarpe sono le stesse di 50 anni fa?
Se ci penso poi, più le scarpe sono artigianali, fatte a mano, più costano, imperfezioni comprese. I grandi stilisti di scarpe, che producono pochi modelli fatti a mano, le vendono a prezzi esorbitanti, però alcune sono veri e propri capolavori.
Ma dimmi Cricio, secondo te perché noi donne siamo attratte così tanto dalle scarpe?
Sarà mica l’influsso della famosa favola delle scarpetta di Cenerentola che ci influenza?
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Brigitte Bardot nel negozio Dal Cò - Roma
1956-Negozio Dal Cò, Via Porta Pinciana (archivio
fotografico Dal Cò - Roma)
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Non so perché siete attratte dalle scarpe, però è vero che una donna con una bella scarpa diventa affascinate, ricordo Brigitte Bardot, il mio sogno giovanile.
Dipende ovviamente anche da come la donna le sa portare. Ricordi la frase di Mariln Monroe “ Non so chi abbia inventato i tacchi alti, ma tutti gli uomini gli devono molto”, non è che i tacchi alti siano una invenzione recente, li troviamo anche nella storia antica già 3500 anni fa. Da allora però il modo di fare le calzature è molto cambiato.
Anche in quest’ultimo mezzo secolo, dopo l’introduzione dei tacchi a spillo, il modo di fare calzature è cambiato molto. Il modo di lavorare la scarpa e tagliare il pellame, i collanti usati; sono stati introdotti anche nuovi prodotti, specialmente per le scarpe più economiche come: la plastica per i tacchi e le pelli sintetiche. Il “sintetico” non appartiene solo alle scarpe economiche e scadenti, ma anche cose di pregio, la vera differenza tra una scarpa economica e una di lusso è lo studio sulla portabilità: lo studio del movimento del piede e come la scarpa si adatta ad esso. Una delle cose oggi importante è l’attenzione a che i prodotti usati non creino problemi. Queste cose per le scarpe economiche sono difficili da realizzare.
- Quanta ragione hai, Cricio!, le scarpe economiche le vedi belle, ma poi quando le metti sono un disastro, il piede ne soffre moltissimo e alla fine cammini come una papera e con tante vesciche, specialmente con i tacchi a spillo. Mi ricordo di una volta che andavo tutta orgogliosa delle mie scarpe nuove, avrò avuto 18 anni non di più, e ci tenevo a farmi vedere da uno in particolare, ero in discoteca con le amiche e ondeggiavo con attenzione sui tacchi delle mie scarpe appena comprate, ma salendo sulla scalinata interna del locale, patatrak il tacco si è rotto... sono rimasta lì con un piede vagante e con le guance rosse per la vergogna!
Per fortuna il ragazzo per cui avevo interesse è venuto in mio soccorso,
ha cercato di aiutarmi a sistemare il tacco, ma ... alla fine sono dovuta tornare a casa di corsa:
serata rovinata. Certo è che se ci penso... ci sono, a volte, delle scarpe, che costano tantissimo, veramente cifre esorbitanti, possono sembrare bellissime... poi, anche quelle torvi
che sono fatte male internamente e non studiate per essere portate, ma solo per essere guardate. C’è differenza tra fare una scarpa da guardare appiccicata alla vetrina del negozio di lusso di turno e la scarpa che si può indossare per lungo tempo senza avere dolori ai piedi e crampi al polpacci...
- ... in discoteca! Serata rovinata. Certo Tati, che crollare così non è piacevole, sai che oggi i tacchi possono arrivare anche a 15 cm? Crollare magari da quell’altezza perché si stacca il tacco deve essere un bello spavento, anche pericoloso. Il tacco deve ben essere fissato all’anima della scarpa, subisce grosse sollecitazioni, pensa quando le donne che le indossano non sono dei grissini e non camminano solo sulle moquette di saloni. Chi sviluppa il design della scarpa che deve provvedere a evitare guai senza rendere la scarpa “pesante”, un lavoro di grande ingegneria che non molti sono in grado di fare.
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Pfister 1990
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Incredibile! in
quel momento ti senti il vuoto sotto, e poi come fare con una scarpa sola? Quella che si dice una situazione imbarazzante.
Ma guarda Cricio questo paio troppo stravaganti, un mazzo di fiori sulle scarpe credo che siano
difficili da abbinare alla mia personalita...
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René Caovilla 1999
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…
C’è differenza tra un bel paio di scarpe e un’idea stramba tanto per far qualcosa di nuovo... chissà che abito occorre per un paio così strano, invece vedo qui un paio carinissimo, con questo laccio che ti fascia la caviglia e mette in rilievo la gamba, se ne trovo uno così lo prendo subito, magari me lo regali tu, che ne dici?
- Molto volentieri. Sai Tati che non so dirti di no e mi piace vederti bella. Il tacco a spillo è veramente sexy e fa la donna molto interessante hai ragione!
Ma sai che non è solo utile per accalappiare gli uomini? Una urologa all’Università di Verona, Maria Cerruto, si è dedicata a studiare le conseguenze dell’uso del tacco a spillo che fino ad oggi era accusato, senza supporto scientifico, di ogni possibile patologia, ivi compresa la schizofrenia e cosa ha scoperto? Che il tacco a spillo da tono ai muscoli pelvici, detti “i muscoli del piacere” proprio perché hanno un diretto legame con il paciere nel rapporto sessuale. Se consideri che molti dei problemi di coppia sono legati a questo comprendi che il tacco a spillo diventa così un sostenitore della “famiglia”... chissà se la chiesa obbligherà le donne sposate a portare tacchi a spillo?
- Magari, così ci sarebbero anche le scarpe benedette e in confessionale il prete potrebbe
chiederti anche: ma porti i tacchi a spillo? Quante volte? E poi ti sei pentita?... già ho sempre il dubbio che siano degli impiccioni...
- Toglimi una curiosità, ma cosa si prova ad andare in giro con un paio di scarpe così?
- Ti senti una donna superiore, senti di dominare gli uomini. Ci piace giocare con le scarpe... un vezzo o un vizio... ci sentiamo... più femminili e più alte...
- Sai cosa ti dico Tati, tu mi domini già.
Senti gli uccellini che si chiamano per la notte; adesso smettila di gironzolare, togliti i le scarpe con i tacchi a spillo e vieni qui sul dondolo a godere il fresco di questa serata...
- Ummm... però domani andiamo a Vigevano... Promesso? Così mi regali un paio di scarpe... hihihi, alle scarpe non so dire di no!
Le immagini presentate fanno
parte dell'iconografia della mostra
Il Tacco a spillo - Fascino e seduzione che
si tiene a Vigevano dal 23
febbraio al 25 maggio 2008
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