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In troppi ci credono!

Credenze da sfatare: la scienza continua a distruggere miti che sono leggende, ma la pubblicità ne crea sempre di nuovi

Di Cricio

Quanti sono i detti che finiscono con “... toglie il medico di torno”? Ma quanti hanno un minimo di verità?
L’ultimo crollato è quello che dice :“se si devono bere otto bicchieri d’acqua al giorno...”.

Due ricercatori dell' Indiana University a Indianapolis hanno cercato l' origine di questi miti e hanno dimostrato come spesso siano diffusi proprio da quelli che dovrebbero essere esperti.
Il consiglio di bere acqua poteva avere un minimo di fondamento quando la dieta era a base di cibi asciutti: poche minestre, poca frutta, così lo si ritrova in una raccomandazione del Nutrition Council americano del 1945. Anche se non esiste nessuna conferma scientifica del fatto che circa due litri di acqua siano la quantità giusta, bere molta acqua sembra comuque ridurre il rischio di sviluppare tumori alla vescica e al colon e la possibilità di avere attacchi di cuore fatali. Però alcuni studi hanno mostrato alcuni effetti negativi di questa abitudine in alcune situazioni, come per chi soffre di diabete insipido o chi ha difficoltà a smaltire i liquidi.

Mangiamo molta frutta e verdura e beviamo molte più bibite che in passato, quindi la giusta quantità di apporto di liquidi è garantita in altro modo, per questo oggi non c’è il problema di bere troppo poco, la raccomandazione potrebbe quindi essere al contrario: bere meno acqua! Non si capisce poi la pessima moda tra i giovani di avere sempre una bottiglia d’acqua in mano e ingurgitare sorsate, una abitudine poco salutare perché oggi al contrario c’è il rischio di bere troppa acqua e far lavorare inutilmente il nostro organismo a smaltirla.

Ma non sono solo queste le frottole che ci tramandiamo; il professor Aaron Carroll e la ricercatrice Rachel Vreeman hanno recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica britannica «British Medical Journal» una raccolta di queste. Vediamone alcune con la vera situazione messa a confronto.

“ Non leggere a luci basse che diventi cieco”. La maggioranza degli esperti ci dice che questa abitudine non causa danni permanenti, ma potrebbe comunque fare strizzare gli occhi, sbattere le palpebre e causare problemi di messa a fuoco.

“Se ti radi con il rasoio fai crescere i peli più ispidi”. Le ragazze sono sempre preoccupate quando usano il rasoio di vedere poi crescere una “barba ispida” sulle parti rasate La rasatura invece non ha effetto sullo spessore e sulla frequenza della ricrescita.

“Unghie e capelli continuano a crescere anche dopo la morte”. In realtà, dopo la morte la pelle si secca e si ritira, dando quindi l'impressione che le unghie siano più lunghe.

“Mangiare tacchino fa venire sonno”. Questa è diffusa nei paesi anglosassoni e sembrava avere una base scientifica perché nella carne di tacchino c’è il triptofano, un amminoacido che facilita il sonno, ma si è scoperto che anche la carne di pollo e la carne trita contengono simili quantità di questo amminoacido e non si pensa che procurino sonnolenza. Per questo è più facile che questa idea si colleghi ai pranzi delle festività, in cui, nei paesi anglosassoni, il tacchino impera e sia quindi da collegare alle grandi abbuffate anziché alle caratteristiche della carne.

A queste bubbole tradizionali si aggiungono quelle indotte dalla pubblicità.
La prima tra queste è sicuramente quella legata a “Braccio di Ferro”, il cartoon nato per la pubblicità di spinaci in scatola, l’idea è che, siccome gli spinaci contengono molto ferro fanno, “buon sangue” e irrobustiscono i muscoli; il difetto è che il ferro contenuto negli spinaci è in una forma che non viene assorbita dall’organismo umano, anzi rende gli spinaci difficilmente digeribili.
Però qualche verità c’è. Infatti su New Scientist è stato pubblicato uno studio condotto da Ilya Raskin della Rutgers University in New Jersey in cui si dice che negli spinaci esiste uno steroide vegetale che in laboratorio ha mostrato di essere in grado di indurre uno sviluppo del 20% in fibre muscolari umane. Le prove fatte con il fitosteroide e con dei topolini, sembrano dimostrare che esiste la capacità di accrescere la loro forza muscolare, ma non illudiamoci. Gli scienziati avvertono, che per rinforzare i propri muscoli occorrerebbe mangiare almeno un chilo di spinaci ogni giorno, con il probabile risultato di farsi venire il mal di fegato.

Altre sono le fantasie indotte dalla pubblicità, l’ultimo numero di Focus, maggio 2008, presenta un dossier dal titolo “Meglio poco che light”, in cui dimostra come i prodotti light, hanno un grave difetto, non saziano, e quindi fanno alla fine mangiare di più. Poi, sempre secondo Focus, la cucina moderna ha eliminato le fibre, i prodotti che mangiamo così non assorbono acqua e, oltre a saziare di meno, rendono l’intestino pigro e un intestino pigro assimila molto di più i nutrienti.
In un esperimento si è dimostrato che il campione che assumeva yogurt light dopo due settimane aveva aumentato il suo peso, mentre quello che si era cibato con prodotti normali non aveva cambiato di peso.

Così è per molti prodotti che si credono più “sani” ed invece non lo sono, tre questi c’è la margarina, che produce più colesterolo del burro, o la soia che presenta sospetti di cancerosità ed è vivamente sconsigliata per le gestanti e per i bambini.

Poi il cioccolato ha effetti benefici solo se amaro ed è dimostrato che le vitamine sintetiche hanno un effetto quasi nullo, rispetto a quelle naturali contenute nei cibi.

Insomma sembra proprio che noi si sia senza testa; che sia vera la credenza che “l’uomo usa solo il 10% del suo cervello”?
Anche questa è da sfatare; infatti oggi si possono effettuare analisi molto approfondite sul funzionamento celebrale e le immagini così ottenute non mostrano aree del cervello completamente inattive.

Argomenti:   #bufale ,        #controinformazione ,        #leggende ,        #pubblicità ,        #publicità ingannevole ,        #salute



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