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Anno IV n° 8 AGOSTO 2008 EVENTI |
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Mostra d'arte moderna
TRA FERRO E ARIA. Harry Bertoia, 1915-1978
Le celebrazioni per Bertoia prendono il via dalla sua casa natale. A San Lorenzo di Arzene, una mostra ricorda i successi mondiali del designer e le sue origini friulane. Dal 26 luglio al 28 settembre 2008
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Le celebrazioni che Pordenone dedica a Harry Bertoia, il “friulano più conosciuto negli Usa dopo Carnera”, prendono il via venerdì 25 luglio con l’inaugurazione di una mostra documentaria allestita proprio all’interno della sua casa natale, a San Lorenzo d’Arzene. La mostra, che sarà aperta al pubblico dal 26 luglio al 28 settembre, è promossa dalla Amministrazione Provinciale di Pordenone, dai Comuni di Pordenone e di Arzene con la collaborazione della Pro Loco di San Lorenzo di Arzene e il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Banca di Credito Cooperativo di San Giorgio e Medino. A curarla è Angelo Bertani con il coordinamento del Civico Museo d’Arte di Pordenone.
Arieto (Harry) Bertoia nacque a San Lorenzo di Arzene nel 1915, ma già nel 1930 emigrò con il padre negli Stati Uniti. Terminati gli studi di scultura e pittura alla Technical High School di Detroit, ottenne una borsa di studio alla prestigiosa e dinamica Cranbrook Academy of Art a Bloomfield Hills, nel Michigan, dove, tra il 1939 e il 1943, ebbe la cattedra di “Lavori in metallo”. Nel 1950 iniziò a progettare mobili per la Knoll Associates di New York e in seguito collaborò pure con l’architetto Eero Saarinen (Cappella Kresge al MIT, Cambridge, Massachusetts). La sua ricerca artistica si basa su una attenzione alle potenzialità e alle caratteristiche dei metalli con cui opera, mettendole in relazione con lo spazio circostante, con il colore, con il movimento e con il suono. Una ricerca estremamente sofisticata resa possibile da profonde competenze tecniche ed artigianali e da un’innegabile talento artistico.
Si parte dalle prime sculture degli anni quaranta, composizioni lineari, molto spesso prosecuzioni dei suoi precedenti disegni (line and platform) e da sculture sviluppate prevalentemente in due dimensioni, composte dall’assemblaggio di centinaia di piccole sagome di metallo (panels and screens). Negli
anni sessanta nascono, in modo quasi casuale, le sculture sonore.
L'idea nasce quando durante la lavorazione di un materiale si generò un suono che impressionò profondamente Harry Bertoia. Così
si sviluppa un’importante fase del suo lavoro.
La presentazione delle opere è resa ancora più suggestiva dalla riproduzione della musica composta ed eseguita dallo stesso Bertoia utilizzando le sue sculture sonore. La sede espositiva è caratterizzata da alcuni interventi cromatici che riguardano gli infissi fronte strada. Il colore individuato per questi interventi è quella particolare tonalità di rosso acceso a suo tempo scelta dalla Knoll per i cuscini delle sedie e delle poltroncine Bertoia. A supporto della mostra è stato pubblicato un catalogo di 64 pagine con riproduzioni in bianco e nero e a colori. In esso sono anche inseriti alcuni testi di Angelo Bertani, Elena Bertoia e Marco Salvador che riguardano la biografia di Harry Bertoia, il contesto sociale dell’epoca (1915-1930) e il suo lavoro di designer e di scultore. Tra Ferro e Aria. Harry Bertoia, 1915-1978. San Lorenzo di Arzene (Pordenone) Casa natale di Harry Bertoia (via Blata, 12) 26 luglio - 28 settembre 2008 Inaugurazione: lunedì 14 luglio 2008, ore 18.30 Orario: venerdì e sabato, ore 17-22; domenica, ore 10-12 e 17-22 Ingresso libero Mostra promossa dalla Provincia di Pordenone e dai Comuni di Pordenone e di Ardere, con la collaborazione della Pro Loco di San Lorenzo di Arzene e il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Banca di Credito Cooperativo di San Giorgio e Medino. A cura di Angelo Bertani, con il coordinamento scientifico di Gilberto Ganzer, direttore del Civico Museo d’Arte di Pordenone. Catalogo a cura di Angelo Bertani con interventi di Elena Bertoia e Marco Salvador, edito dalla Pro Loco di San Lorenzo; progetto grafico: Studio Montanari, Udine. Informazioni: www.provincia.pordenone.it Per saperne di più sul territorio di Pordenone |
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