REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno IV n° 8 AGOSTO 2008 - EVENTI Mostra iconografica |
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O le imprese che hanno fatto tramandare l’avventurosa e breve vita di suo padre, Luigi detto Rodomonte, artefice della liberazione di papa Clemente VII durante il Sacco di Roma, oppure la grande fama conquistata da Giulia Gonzaga, considerata la donna più bella e virtuosa d’Italia che ispirò poeti come Ludovico Ariosto e Bernardo Tasso e pittori come Sebastiano del Piombo e Tiziano e ancora alle importanti imprese militari condotte da Giulio Cesare e Ferrante da Bozzolo, sposo quest’ultimo di quell’Isabella di Novellara, accusata in seguito di stregoneria dal duca Vincenzo II o ancora ad Annibale da Bozzolo, detto Frate Francesco che raggiunse una delle massime cariche della gerarchia monastica, divenendo Generale dell’Ordine Francescano.
La mostra, curata da Leandro Ventura e Roggero Roggeri affiancati da un comitato scientifico presieduto da Ugo Bazzotti, è promossa dalla Fondazione Sanguanini, dal Comune e dall’Associazione Pro Loco di Rivarolo Mantovano con il sostegno della Provincia di Mantova. L’itinerario di visita, diviso in tre sezioni, è preceduto da una introduzione affidata ad un video documentario girato per l’occasione. La prima sezione, è costituita dalla cosiddetta “ Sala delle Città ” in cui troveranno posto mappe o vedute antiche delle città dominate da questi rami Gonzaga (Gazzuolo, Bozzolo, Rivarolo, S. Martino, Sabbioneta, Commessaggio, Pomponesco, Ostiano, Isola Dovarese ecc.) oltre a dipinti e incisioni in cui compaiono scorci o visioni di insieme delle stesse. La seconda proporrà una straordinaria sequenza di dipinti, sculture, medaglie, incisioni riguardanti i Gonzaga di Rivarolo e Sabbioneta (da Gianfrancesco a Isabella, figlia di Vespasiano). La terza sezione ospiterà le effigi dei Gonzaga di Rivarolo, Gazzuolo, Bozzolo e San Martino. Complessivamente il visitatore si troverà di fronte alla più importante ed articolata Mostra Iconografica Gonzaghesca dopo la storica ed ormai leggendaria edizione mantovana del 1937. Tra i numerosissimi prestiti concessi per questa mostra da istituzioni italiane ed europee e da prestigiose collezioni private, meritano di essere citati, tra gli altri, il magnifico ritratto di Vespasiano, opera di Anthonis Mor, proveniente dal Museo Civico di Como, il ritratto, sempre del Duca di Sabbioneta, attribuito al grande ritrattista Frans Pourbus il Vecchio, già nel Museum of Fine Art di Boston, lo splendido ritratto di Giulia Gonzaga di Tiziano, da un’ importante collezione privata, il notevole ritratto di Federico II, sempre di Tiziano, proveniente dalla prestigiosa collezione Koelliker oltre a capolavori di Palma il Vecchio, Lorenzo Costa il Giovane, Frans Pourbus il Giovane, Anton van Dyck, Carlo Saraceni, Sebastiano Ricci ecc.
Da sottolineare come una parte non trascurabile delle opere esposte, accanto alle molte notissime, risulti poco nota o del tutto inedita perchè è frutto delle ricerche condotte proprio per questa esposizione.
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