REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N°8


Anno IV n° 10 OTTOBRE 2008 TERZA PAGINA


Nelle Sale Oggi
Pranzo di Ferragosto
Di Daniela Losini



Sfavillante esempio di come si può creare con pochi mezzi e molta intelligenza, un gioiello di precisione narrativa, tempi comici giusti e attori sopraffini. Si esce dalla sala soddisfatti e riconciliati col cinema italiano.

Da tempo, non si assisteva a una siffatta e gradita sorpresa in celluloide. Le attrici, ricordiamolo, sono state reclutate in centri per anziani. Spettacolari visi spiegazzati, signore agée dignitose persino nei passaggi ad alto rischio di imbarazzo. Mai la rugosità, la decadenza, il disfacimento inesorabile dei corpi ci sono apparsi così umani, possibili e sopportabili nè l'acquisto di un antirughe, un atto così divino. E’ nella compagnia e nel culto del capriccio reciproco che è possibile ritrovare scampoli di bellezza e appagamento alle inquietudini, che la vecchiaia non stempera, anzi, ringalluzzisce.

Un signore distinto – interpretato da Gianni di Gregorio attore e regista che ha partecipato alla stesura di “Gomorra” di Matteo Garrone, qui produttore - si ritrova in casa (siamo a Roma in pieno agosto) la madre dell’amministratore e come bonus inaspettato anche la zia, a parziale abbuono di alcune spese condominiali in arretrato. Chiamerà il medico per una visita a domicilio che in cambio gli domanderà il piacere di badare alla di lui madre, causa turno ferragostano. Scarno, pulito senza fronzoli nè moralismi affettati. Una delizia. Meritato Premio Miglior Opera Prima all’ultimo Festival di Venezia.


GIUDIZIO GENERALE ****
RITMO ***
IMPEGNO ****
COINVOLGIMENTO ***
Legenda : * scadente ** sufficiente *** discreto **** buono ***** ottimo

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