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In bicicletta sui navigli padovani

Ville e giardini lungo il canale Battaglia

Una passeggiata nell’affascinante paesaggio della Riviera Euganea, ricco di ville, palazzi e rustici con uno sfondo collinare incomparabile; lungo 20 chilometri, inizia a Padova, lambisce Abano e Montegrotto Terme e finisce a Monselice

Di Daniela Radici


Il canale Battaglia fa parte del complesso sistema dei navigli padovani, che per oltre otto secoli hanno rappresentato le più sicure ed economiche vie di comunicazione della pianura veneta; scorre nell’affascinante paesaggio della Riviera Euganea, ricco di ville, palazzi e rustici con uno sfondo collinare incomparabile; lungo 20 chilometri, inizia a Padova, lambisce Abano e Montegrotto Terme e finisce a Monselice. Lungo le sue rive si snoda la pista ciclopedonale che oltre a permettere il collegamento “pedalante” con i vari centri abitati, suggerisce una bella ciclogita per ammirare ville e giardini.

Padova si raggiunge comodamente con i treni per Venezia, che consentono il trasporto delle biciclette (tutti, tranne gli Eurostar)
Si può anche optare per il noleggio-bici che si trova sul piazzale della stazione FS di Padova.

Dalla stazione si percorre corso del Popolo per arrivare alle Porte Contarine: inizia qui il percorso lungo il Tronco Maestro del Bacchiglione che continua poi, dopo il nodo idraulico di Bassanello, lungo l’argine destro del canale Battaglia.

Dopo 6 chilometri, alla località Mandria di fronte al ponte della Cagna si erge villa Molin-Capodilista-Kofler, uno degli esempi più belli di villa veneta in territorio padovano. Piccola di dimensioni ma molto armoniosa, fu progettata da Vincenzo Scamozzi nel 1597 per Nicolò Molin, ambasciatore della repubblica Veneta a Londra.

Villa Dondi dall'orologio-Sgaravatti ad Albignasego (Abano) è grandiosa ma purtroppo da tempo abbandonata e in stato di degrado.

Poco prima di Battaglia Terme, ecco la maestosa villa Obizzi, detta castello del Cataio. Sorge sulle pendici del Montenuovo, estrema propaggine orientale dei Colli Euganei e costituisce uno dei più straordinari complessi architettonici della terraferma veneta. Costruito nel 1500 spianando il pendio, scavando nella roccia anditi e scale, viene ingentilito a metà del secolo da affreschi di Gianbattista Zelotti, allievo del Veronese, in alcune delle 350 stanze.

Percorsi 20 chilometri e superato l’abitato di Battaglia, il nostro sguardo viene attirato da Villa Selvatico-Sartori, che domina il canale dall’alto: posta su un colle, preceduta da una scenografica scala di accesso, nel suo parco si può ancora notare lo stabilimento termale INPS ormai abbandonato.

Un folto filare di pioppi allineati lungo l’argine precede Villa Maldura-Emo Capodilista, a Rivella; eretta nel 1588 dallo Scamozzi, è tuttora attorniata da un magnifico giardino all'italiana aperto al pubblico.

Ed eccoci a Monselice: dirimpetto al ponte girevole ammiriamo villa Pisani. Fu costruita su disegno del giovane Andrea Palladio e conserva all’interno pregevoli affreschi dello Zelotti. Usata come residenza di passaggio di Francesco Pisani, oggi è adibita a centro culturale. Al ponte della Grolla Villa Contarini (ora ristorante) volge verso il canale un’ariosa facciata settecentesca.

Se prima di ritornare a Padova ci rimane del tempo, vale la pena di affrontare la salita alla Rocca di Monselice, dove sorge la monumentale villa Duodo, affiancata dalla chiesetta di S.Giorgio, ultima delle sette che scandiscono la scenografica Via Sacra.

Argomenti:   #bici ,        #bicicletta ,        #padova ,        #turismo ,        #veneto



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