REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno V n° 1 GENNAIO 2009 - EVENTI |
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Obiettivo ulteriore del progetto è quello di “far emergere”, facendole per la prima volta uscire dalle stanze private o dai caveaux, importanti testimonianze delle numerose collezioni d’arte contemporanea presenti sul territorio. Il tema che Marangon ha scelto come centro della sua indagine è quello del Possibile Paesaggio: ovvero una ricerca sia sulla difesa che sul superamento delle tradizionali categorie della veduta, dell’immaginazione simbolica, della visione prospettico-realistica, naturalistica o lirico fantastica. Il tutto in relazione allo spazio e all’ambiente della creatività e dell’esistenza umana Dalle Prealpi alla Laguna, con una particolare attenzione ai multiformi esiti, via via affiorati dalla metà del secolo scorso fino ad oggi, specie nell’area mediana del Veneto, che gravita attorno ai centri storici, culturali ed economici di Treviso e di Venezia. L’esigenza di affrontare, con adeguati approfondimenti, una tematica così complessa e in continua metamorfosi, - afferma il curatore - ha portato ad articolare il progetto di cinque appuntamenti in un arco pluriennale, anche nell’intento di rendere Pieve di Soligo e Villa Brandolini, un punto di riferimento per quanti intenderanno avvicinarsi alla problematica del Paesaggio contemporaneo nelle arti visive.
La rassegna comprenderà diversi nuclei di opere a partire dalle creazioni di alcuni artisti, formatisi o operanti per un certo periodo nel capoluogo veneto, e attivi, nell’immediato dopoguerra, nel cosiddetto Gruppo degli Otto, tra i quali Afro, Renato Birolli, Giulio Turcato ed Emilio Vedova.
Il centro dell’esposizione riguarderà le differenti personali ricerche di artisti come Ferruccio Bortoluzzi, Giovanni Korompay, Leon Gischia, Bruno Blenner, Ennio Finzi, Riccardo Licata, Saverio Rampin, Alberto Biasi, Franco Costalonga, Pope, Paolo Patelli, Gino Silvestri, Giovanni Soccol, Nino Memo, Raoul Schultz, Maurizio Cosua. Fondamentali poi, per un nuovo approccio all’ambiente e al paesaggio appaiono, le esperienze di Germano Olivotto. Un’ulteriore sezione sarà incentrata sulle ricerche video di Fabrizio Plessi, Guido Sartorelli, Claudio Ambrosini, Michele Sambin, Luigi Viola e Paolo Fassetta , e ancora sui progetti e le videoinstallazioni di Fabrizio Plessi. Uno spazio sarà riservato anche ai dipinti di Bill Congdon – uno dei protagonisti della Scuola di New York – con le sue straordinarie visioni di Venezia, ai suoi emozionanti paesaggi dell’anima. Realizzata nell’ambito di tutta una serie di convegni, iniziative e incontri sui più diversi aspetti del Paesaggio promossi dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pieve di Soligo, “Oltre il paesaggio” si propone quindi all’attenzione di chi voglia riflettere su questa essenziale tematica, aprendosi anche all’emozione di proposte nuove e sorprendenti, ma sempre di grande qualità intellettuale e creativa, la cui conoscenza appare per molti aspetti indispensabile, se è vero che, come si intitola una delle opere esposte, L’uomo si ciba di paesaggio. “OLTRE IL PAESAGGIO” Pieve di Soligo (Treviso) Villa Brandolini d’Adda (Piazza Libertà 7) Dal 8 febbraio al 19 aprile 2009. Mostra promossa dal Comune di Pieve di Soligo - Assessorato alla Cultura, dalla Regione del Veneto e da Euromobil. A cura di Dino Marangon. Catalogo a cura di Dino Marangon, con interventi di Michele Beraldo e Franca Bizzotto. Informazioni e prenotazioni: 0438985335 www.comunepievedisoligo.it www.pievecultura.it
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