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Il pranzo delle feste breve dialogo... Di Cecil (Grazia Cardillo)
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Abbiamo appena finito il dolcino e dopo un profumato caffè, con uno sguardo d’intesa io ed Anna ci alziamo e ci avviamo verso la cucina.
-Noi laviamo i piatti, voi potete restare tutti di là. Più che un invito è sempre stato un ordine, e poi le quattro mani insaponate che lavorano meccanicamente. Hanno un ritmo rallentato sulle stoviglie, strisciano scivolose, mentre le parole cercano di seguire il filo dei pensieri. Intanto i pranzi si confondono e le feste sembrano tutte le stesse, viste da lì stando in cucina; solo nell’altra stanza, attorno al tavolo si notano quei posti vuoti… -Tu dici che Babbo Natale esiste? -Certo che esiste, sciocca, e chi li porterebbe allora i regali! -E l’anima? Pensi che anche l’anima esiste? -dicono di sì…uffa! -Non t’arrabbiare, che ci posso fare se non ci credo a tutto quello che mi dicono! Ogni volta finiscono così i pranzi delle feste: io e Anna, tra schizzi d’acqua e fiotti di parole. Con gli anni le parole cambiano, non bastano più le bolle a farle galleggiare. - E l’amore, Anna, dici che resta sempre vero, o diventa un’altra cosa…un’altra illusione? -Mi hai fatto scivolare un piatto, s’è rotto! -Fa niente, ogni cosa ha la sua fine. Mi chiedo perché dopo tanti anni continuiamo a lavarli a mano questi piatti, Anna, lo sai che c’è la lavastoviglie? -Sì lo so, volevo solo vedere quando ti saresti decisa a crescere e… a non fare più domande! Argomenti: #racconto Leggi tutti gli articoli di Cecil (Grazia Cardillo) (n° articoli 4) |
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