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Mostra antologica L'artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani Museo d'Arte della città di Ravenna Dal 22 febbraio al 21 giugno 2009 |
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Il progetto di mostra dedicato a L'artista viaggiatore, curato da Claudio Spadoni e Tulliola Sparagni e promosso dal Comune di Ravenna, dall’Assessorato alla Cultura e dal Museo d'Arte della città, con il generoso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, in programma nelle sale del Mar dal 22 febbraio al 21 giugno 2009, intende presentare i percorsi di alcuni dei più significativi artisti che, affascinati da questo mito, hanno viaggiato e vissuto fuori dall'Europa. Fin dall’antichità, come testimoniano le grandi imprese dei Fenici e dei Greci, l’uomo ha assecondato il suo bisogno innato di superare il conosciuto, di esplorare paesi lontani, nel tentativo di ampliare i propri orizzonti alla scoperta di nuove e diverse civiltà. Figure, come Ulisse, Enea, Marco Polo, Colombo, Magellano e De Gama, Cook e Cousteau, hanno alimentato la mitologia del grande viaggiatore al centro di tanta letteratura.
Nell’Ottocento, l’interesse verso luoghi inesplorati ed esotici si sviluppa in parallelo agli avvenimenti storici e agli appetiti espansionistici europei: il viaggio non è più solo scoperta di nuovi luoghi, ma anche di orizzonti, popolazioni e culture sconosciute e diverse. L’interesse per l’Oriente, che agli occhi dell’uomo ottocentesco non è solo Asia, ma un’area più vasta che si estende all’Africa Settentrionale e ai Balcani, trova terreno fertile nel gusto per il fantastico, il misterioso e il suggestivo, tipico del Romanticismo allora imperante, e sfocia nello stile pittorico dell’Orientalismo.
Introdotto da modelli storici di galeoni, antiche carte geografiche e mappamondi, il percorso inizia dal realismo ottocentesco di Caffi, Ussi, Pasini e Guastalla, le cui opere raccontano e documentano i loro viaggi al seguito di spedizioni diplomatiche nel Medio Oriente e nel Mediterraneo. Si passa poi, attraverso il post-impressionismo di alcuni dei maggiori artisti europei, tra cui Gauguin e le sue suggestioni polinesiane, per giungere all’espressionismo dei tedeschi Nolde e Pechstein e del francese Matisse, in Oceania nel primo decennio del ‘900. Anche il Nord Africa suscita l’interesse di artisti alla ricerca delle potenzialità della luce e del colore: Kandinsky e la sua compagna Münter, che si recarono a Tunisi nel 1914, Klee si reca anch’egli a Tunisi nello stesso anno e poi ad Hammamet con Moilliet e Macke, Kokoschka va in Egitto negli anni ’20, e Dubuffet lo testimonia con i suoi deserti algerini degli anni ’50. Protagonisti dell’Informale, come Tobey e Mathieu con le loro derivazioni dal calligrafismo giapponese, ci conducono al continente asiatico, meta condivisa, pur nella diversità dei paesi prescelti e delle esperienze esistenziali ed estetiche, anche da artisti viaggiatori contemporanei come Mondino, Boetti e Ontani. L’esposizione è arricchita da reportage fotografici storici e da sculture, maschere, oggetti rituali ed etnografici, provenienti dai luoghi evocati.
ELENCO DEGLI ARTISTI
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