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Anno V n° 2 FEBBRAIO 2009 TERZA PAGINA |
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C’est la vie
Di Adriana Libretti
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C’era una volta un pesce di nome Zuppa, che credeva di essere un cane. Un pescatore un giorno lo pescò, ma guardando un istante, borbottò: “Ti ributto in acqua, per adesso non sei né cane né pesce”. Zuppa, anziché essere felice, appena si ritrovò di nuovo libero, scoppiò a piangere. Piangeva a dirotto, ma nessuno si accorgeva delle sue lacrime, che erano gocce in mezzo al mare. “Nemmeno posso abbaiare!” -pensava triste- “E qui non c’è ombra di sole!”. La sua amica Medusa, vedendolo così abbattuto si mise a danzare per lui. Sinuosa e velata cercava di farlo innamorare, ma era del tutto inutile. Passò Palla il pesce, che rimanendo immobile si finse luna piena. Zuppa lo fissò estasiato, provò a ululare ma dalla bocca gli uscì una grossa bolla, che subito salì verso l’alto e svanì. Zuppa si arrabbiò tanto, tanto, ma così tanto che si capovolse e finì a pancia in su. In quel momento passò la balena Ciccia, il più autorevole cetaceo dei sette mari, che nel vederlo esclamò: “Zuppa è morto!”. Medusa accorse e nella fretta scordò d’infilarsi la gonnella; Palla il pesce per lo spavento si sgonfiò. Non sembravano più nemmeno loro! “Scherzetto!” -disse Zuppa alla balena Ciccia- “Sono minerale e vegetale!”. “Smettila porco cane!” -gridò Ciccia. “Non ti permettere!” -ribatté Zuppa. “Sei un pesce, non un cane!” –spruzzò d’un fiato Ciccia. “Io pescecane, glup!” –rispose Zuppa. Ciccia lo guardò stupefatta: Zuppa aveva appena fatto un sol boccone di Palla e Medusa! Ma Zuppa ora non piangeva più: lustro come una lama guizzava, i denti bene in mostra, felice. ...C’est la vie ! |
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