|
Patricia Waller - Sheep
|
Triennale Design Museum presenta - dal 24 febbraio al 29 marzo 2009 - la mostra Dritto
Rovescio, che attraverso installazioni di artisti internazionali, oggetti di design e un
laboratorio permanente aperto al pubblico, proporrà una riflessione sull’intreccio tessile
come struttura metaforica del pensiero e della società, e al tempo stesso come mezzo di
partecipazione individuale ai processi creativi.
La mostra nasce dall’esperienza condotta negli ultimi due anni dal gruppo do-knit-yourself
e Naba (Nuova Accademia di Belle Arti Milano) che insieme con Triennale Design Museum
hanno creato un appuntamento settimanale, il Knit Café, che ha coinvolto un numero
considerevole di appassionati e curiosi intorno al tema del lavoro a maglia.
Grazie alla nascita dei Knit Café i knitters hanno allacciato nuove relazioni, iniziato a lavorare con le
proprie mani, realizzato piccoli e grandi progetti, e soprattutto partecipato alla realizzazione
di un grande lavoro, il Family Dress, un abito composto da tanti vestiti saldati tra loro e
realizzati con piccoli pezzi tutti diversi per forma, materiale, tecnica di lavoro, colore,
assemblati da do-knit-yourself insieme a studenti, artisti e persone di buona volontà.
Il Family Dress nato lo scorso anno con il contributo degli ascoltatori di “Pinocchio” - con La
Pina e Diego - di Radio Deejay, è diventato simbolo del Knitting Made in Italy.
Da qui è emersa l’idea di fare una riflessione più ampia in cui arte, design e creatività di
massa trovassero per la prima volta un punto di incontro.
|
Il Signor K. - Elisa Nicolaci
|
L’intreccio del tessuto è la metafora che più si presta ad esprimere le relazioni nella
narrativa, nella musica, nella logica, nella società, nella scienza, e la mostra Dritto Rovescio
rappresenta proprio l’intreccio tra aree generalmente separate come l’arte, il design, la
scienza e il lavoro delle singole persone attorno a un tavolino del bar o a casa davanti alla
televisione.
Performance, fotografie, installazioni e video di circa 30 artisti, tra i quali Claudia Losi, Janet
Echelman, Nathalie Du Pasquier, Patricia Waller, Freddie Robins, Anne Wilson, e oggetti di
oltre 20 designer, tra i quali i fratelli Campana, Tom Dixon, Marcel Wanders, Patricia
Urquiola, Tokujin Yoshioka, dialogano all’interno di un allestimento leggero e trasparente
progettato da Dante Donegani e Giovanni Lauda.
|
Freddie Robins - Skin
|
Un’area della mostra è riservata a un laboratorio in cui si terranno corsi di maglia e ricamo
(grammatica di base dei punti d’amore con Giuliano e Giusy Marelli per Grgnasco Knits),
ma anche workshop e conferenze di filosofia (il filo del pensiero e il tessuto musicale con
Francesca Rigotti) e scienza (i modelli di spazio iperbolico realizzati all’uncinetto con Taimina
Daina), laboratori per bambini con Reggio Children. Uno spazio anche dove fermarsi a
lavorare e vedere filmati di esperienze di artisti e di appassionati.
WORKSHOP
Lo spazio dedicato ai workshop è importante quanto l’esposizione delle opere; l’altra
faccia in questione, il diritto o il rovescio – seconda di come lo si vuole vedere - della
passione per il lavoro con il filo.
Un laboratorio sempre aperto, con appuntamenti più strutturati con momenti di incontro
per tutti quelli e quelle che hanno voglia di mostrare i propri lavori, proporre tecniche di
lavorazione particolare, o semplicemente ritrovasi con le persone con cui hanno condiviso
la realizzazione di ricami, calze, sciarpe ecc., raccontare la propria esperienza.
Lies, lies, lies,(bugie, bugie, bugie) a cura di Emily Hermant.
Laboratorio di interazione tra internet e ricamo sul tema delle bugie, che trasformano e
abbelliscono la realtà come il ricamo abbellisce il tessuto.
Grammatica di base dei punti d’amore, Workshop in cinque laboratori a cura di Giusy
e Giuliano Marelli con la collaborazione di Grignasco Knits.
|
Patricia Waller - Bedsiderug Underconst
|
Corso base di maglia sui punti delle isole Aran seguendo le tecniche di realizzazione
originali, con la decodificazione dei simboli e dei messaggi espressi da ciascun disegno.
Il sogno sul cuscino, laboratorio di ricamo a cura di Andrea Acquani e Giovanni De
Francesco.
Ogni partecipante è guidato a disegnare e ricamare su una federa il proprio sogno
preferito, per fermare sul cuscino la traccia reale di immagini create dal riposo.
Contraffazione all’uncinetto, a cura di Veruska Sabucco.
Sulla linea del Counterfeit Crochet che Stephanie Syjuco presenta all’interno della mostra,
alcuni accessori-simbolo di grandi marchi della moda vengono riprodotti con la tecnica
dell’uncinetto.
Il filo del pensiero, di Francesca Rigotti.
Hyperbolic plane, Taimina Daina docente dell’Università di Ithaca, USA, introduce i suoi
lavori svolti nell’ambito delle ricerche sul piano iperbolico, utilizzando la tecnica
dell’uncinetto, e presenta il suo libro Mysteries of the hyperbolic plane.
Knit Human, a cura di Denise Bonapace ed Eleonora Fiorani.
Realizzazione di accessori ispirati alle viscere del corpo umano. Invertendo interno ed
esterno, dritto e rovescio del corpo,questo si veste svelandosi, esponendosi e superando imbarazzo e taboo.
Knitta, condotto da Magda Sayeg.
Interventi di tag in maglia nella città, secondo le modalità di azione della crew di knitters
statunitensi Knitta: pezzi di maglia invece di scritte con le bombolette su pali, auto, arredo
urbano.
Jeans rottamati, a cura di Andrea Costa e Henrik den Ouden Runshaug.
Vecchi jeans raccolti da Fidenza Village vengono restituiti a nuova vita attraverso ricami e
applicazioni con tecniche diverse.
Gli elaborati saranno poi venduti per beneficienza.
Intrecci di carta, a cura di Kazuko Koike, fondatrice con Ikko Tanaka del marchio
giapponese Muji.
Seminario rivolto agli studenti del corso di master in Textile Design della Nuova Accademia
di Belle Arti di Milano, sul tema dell’uso della carta come filo per creare textures e oggetti.
Dritto Rovescio
Fili intrecciati tra arte, design e creatività di massa
dal 24 febbraio - 29 marzo 2009
Triennale Design Museum
Triennale di Milano, viale Alemagna, 6
Orario 10.30-20.30, chiuso il lunedì
Informazioni: tel +39 02 724341 fax +39 02 89010693 info@triennale.it