Questa è la storia un po’ bizzarra che capitò, un martedì grasso, alla piccola Beatrice.
Ma se non fosse bizzarra, non ci interesserebbe no?
Così Rosa Tiziana, tramite la piccola Beatrice, affrionta alcuni dei problemi che affliggono i bambini (N.d.R. e non solo i bambini): la timidezza e, l’altra faccia della medaglia, il bullismo. Con l’ausilio del Carnevale, Beatrice scopre una parte di se stessa che non conosce e comincia a cambiare, ma... andiamo con ordine.
A scuola era ormai tutto pronto per l’ultimo giorno di Carnevale.
Ecco che la storia parte: a Carnevale si fa festa e.... c’è la “recita”, un dramma per Beatrice che è timida, e poi c’è la banda di Mirko, bulletti che imperversano nella scuola. Tanti problemi per una piccola bambina, che non ha il coraggio di confessarli alla gente.
Rosa Tiziana ci guida con maestria, in queste problematiche e propone una soluzione... che non vi svelo, ma vi dico solo che il merito viene attribuito alle “maschere”: Arlecchino è il primo a soccorrere la nostra Beatrice seguito dappresso dall’inseparabile Brighella e poi Stenterello, Colombina, Pulcinella, Pantalone, Dottor Balanzone, Gianduia e Rosaura, Pierrot, ... tutti pronti a spiegare e suggerire:
“Il Carnevale serve a ricordare
che tutti allegri bisogna restare.
Ogni anno questo è il momento
per ognuno d’esser contento.
La tristezza scappa via
e fa posto all’allegria!”
e cosi si affronta il significato del Carnevale, lo scambio dei ruoli perché “Carnevale serve a capire
che ogni cosa può cambiare ”. Si arriva, attraverso lo scambio di lazzi e filastrocche, ad un vero problema esistenziale: cosa è la felicità? Ed in fine il consiglio per superare i problemi della timidezza... che non vi svelo e invece vi anticipo che sarà anche il modo di affrontare i bulletti che imperversano. Penso che anche loro possono essere timidi e con la loro “prepotenza”, non controllata da buona educazione, forse non fanno altro che cercare di superare così la loro timidezza nel rapporto con gli altri.
Una fiaba, come è nelle ormai note capacità di Rosa Tiziana Bruno, ben scritta e che, con linguaggio semplice, cerca di far capire che anche i problemi più grossi si possono affrontare e risolvere. Il Carnevale e le Maschere diventano un mezzo estroso e piacevole per affrontarli.
In coda alla fiaba troviamo un saggio sul carnevale nel mondo e sulle maschere italiane, da quelle legate alla tradizione popolare a quelle della Commedia dell’Arte ed infine a quelle più recenti inventate dalla fantasia di scrittori contemporanei, un utile aiuto per meglio capire questo mondo che sta tra fantasia e realtà.
Una lettura che é da consigliare senza dubbio a tutti: grandi e bambini.
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